di Gaia Brandi
Better Man – nelle sale italiane dal 1° gennaio, distribuito da Lucky Red – è un musical in live-action che porterà il pubblico a ripercorrere le tappe della fulminea ascesa, della drammatica caduta e della straordinaria rinascita della superstar del pop britannico Robbie Williams.
Con la visionaria regia di Michael
Gracey (The Greatest Showman), che ha anche co-scritto la sceneggiatura,
il film è raccontato in modo unico dalla prospettiva di Williams, catturando il
suo stile inconfondibile e la sua tipica ironia. Il racconto segue il viaggio
di Williams dall'infanzia, dall’esordio come componente più giovane della boy
band Take That fino ai suoi
straordinari successi come artista solista da record – con tutte le sfide che
la fama e il successo stratosferici possono comportare.
A vestire i panni di Williams da adolescente e poi da
adulto Jonno Davies (Hunters, Kingsman: The Secret Service), trasformato
in una scimmia in CGI. Nel cast anche Steve Pemberton, Alison Steadman, Damon
Herriman, Kate Mulvany, Anthony Hayes, Tom Budge, Raechelle Bann, Jake
Simmance, Liam Head, Chase Vollenweider e Jesse Hyde.
Better Man è
un biopic decisamente originale, una emozionante biografia che ha nella
rappresentazione di Robbie Williams come l’unica scimmia, sicuramente l’elemento
più caratteristico e al contempo azzeccato. Considerando tra l’altro che il
film umanizza la figura del cantante, mostrando l’essere umano dietro il
personaggio famoso con tutte le sue difficoltà e le sue insicurezze, quando invece
troppo spesso siamo abituati a vedere dall’esterno solo i lati positivi del
successo.
Robbie, vittima della sindrome dell’impostore
alimentata da un’eccessiva competitività, si mette a nudo nelle sue emozioni di
solitudine e sofferenza, mostrando anche il dietro le quinte offuscato da
droga e alcol.
Better Man presenta due chiavi di lettura che si intersecano: l’importanza del ruolo genitoriale e più in generale della famiglia nel guidare il (personale) successo attraverso il valore della fiducia in se stessi; e l’auto consapevolezza di non dover compiacere gli altri a tutti i costi ma trovare felicità e serenità nell’esser la sola e unica versione migliore di se stessi. Alla fine si evidenzia anche un importante messaggio di sensibilizzazione nella prevenzione del suicidio.
Naturalmente il film è impreziosito da una colonna
sonora d’alto livello (incluso il nuovo singolo di Robbie Williams, Forbidden
Road) e risulta piacevolmente scorrevole.
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