giovedì 12 ottobre 2023

"Everybody Loves Diamonds" - Incontro Stampa

 di Silvia Sottile


È stata presentata a Roma Everybody Loves Diamonds, la nuova serie heist con risvolti da commedia interpretata da Kim Rossi Stuart, Anna Foglietta, Gian Marco Tognazzi, Carlotta Antonelli e Leonardo Lidi, e con la partecipazione di Rupert Everett e Malcolm McDowell nel ruolo di Khan.

La serie Prime Original italiana è ispirata al “Colpo di Anversa” del 2003, definito dai media internazionali “il più grande furto di diamanti al mondo”, e sarà disponibile dal 13 ottobre in esclusiva su Prime Video in oltre 240 paesi e territori nel mondo.

La serie in otto episodi segue uno squinternato gruppo di ladri capeggiati da Leonardo Notarbartolo (Kim Rossi Stuart), che, con un piano geniale, riesce ad aggirare il sistema di sicurezza all’avanguardia dell’Antwerp Diamond Centre e a rubare pietre preziose per milioni di dollari.

Everybody Loves Diamonds è diretta da Gianluca Maria Tavarelli, prodotta da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, una società del gruppo Fremantle, e scritta da Michele Astori, Stefano Bises, Giulio Carrieri e Bernardo Pellegrini. Nel cast internazionale anche Johan Heldenbergh, Synnøve Macody Lund, Remo Girone, Jean Janssens, Issam Dakka, Peter Van Den Begin, Elia Schilton, Slavko Sobin e Athaya Mokonzi.

 


Ecco cosa ci hanno raccontato i protagonisti nel corso dell’incontro stampa:

Michele Astori (sceneggiatore): “Il colpo vero è del 2003, un altro mondo in termini tecnologici e digitali. La nostra scelta è stata di portarlo nel contemporaneo, nel nostro tempo, cercando di modificare e aumentare le complicazioni tecnologiche del colpo. In parte il colpo lo abbiamo tradito ma abbiamo mantenuto molti aspetti, ad esempio come Notabartolo è finito in carcere, chi lo ha tradito. Abbiamo romanzato i personaggi e abbiamo lavorato sulla commedia all’italiana che ha dentro anche la componente heist, innestata con il crime e l’action contemporanei proprio perché volevamo riportare al confronto con la contemporaneità”.

Gianluca Maria Tavarelli (regista): “Mi ha divertito molto girare una serie di questo tipo. Poi la grande differenza la fa la potenza produttiva che c’è dietro, come per altre serie internazionali dello stesso genere con comune denominatore ‘il furto all’italiana’. Il vero Notarbartolo è stato d’aiuto, ci ha raccontato quello che poteva raccontarci. Nessuno di noi si è mai trovato davanti un vero caveau, abbiamo imparato anche come funziona una serratura”.

 


 

Kim Rossi Stuart: “Sono entrato nella produzione in corsa perché si è sovrapposto con un altro lavoro. La cifra stilistica che io ho inteso di questa serie è quella della commedia, quella è stata la chiave, abbandonarsi proprio alla commedia, a volte persino volutamente un po’ sopra le righe. Un ‘fare le facce’ – come si dice in gergo – volutamente fumettistico. Abbiamo incontrato prima delle riprese il vero Leonardo Notabartolo ma non volevo che fosse la chiave di accesso alla storia, a questo personaggio. In una commedia volevo che vincessero altri aspetti. Però l’incontro con Leonardo è stato fortissimo e importante anche se non c’è stato il tempo di replicare la sua mimica, la voce. Abbiamo cercato invece di lavorare un po’ sul torinese perché nel nostro paese ogni regione ha la sua anima. Lui si presenta come una persona molto mite, con una forte passione per la sua ‘professione’ (lui la considera tale), difatti ha una sua deontologia. Non voglio fare apologie ma il suo rifiuto verso le armi è qualcosa che apprezzo, così come il suo colpire chi ha più da un punto di vista economico. Questa è la mia prima serie, mi ha spinto proprio la voglia di fare una serie. Questa mi sembrava qualcosa di imperdibile, vista anche la distribuzione mondiale e l’importanza. Molti amici mi diranno: ‘finalmente un ruolo meno serioso!’”.

Anna Foglietta: “La mia Anna ha tante anime, è una donna tradita dall’uomo che amava. Vi consiglio di spararvi la serie in una sera perché ha tante sfaccettature, ti fa vivere tante cose. Girare ad Anversa è stato bellissimo, mi ha rubato il cuore, è una città vivace, viva. Quando siamo arrivati c’era un contest sulla musica elettronica, ogni sabato c’era qualcosa. Altro che Roma! Il vero Leonardo ha iniziato a scrivermi su Instagram, non sapevo se rispondergli o meno. Poi è venuto sul set, l’ho conosciuto e condivido quello che ha detto Kim sul suo rispetto per il proprio lavoro. Un giorno sul set ho detto ‘truffare’ e lui mi ha ripreso perché non ‘truffa’ ma ‘ruba’: è diverso”.

Gianmarco Tognazzi: “Quando lavoro, quando recito, non penso mai a mio padre Ugo. Se ci sono dei riferimenti, dei rimandi a lui, sono involontari, sostanzialmente genetici e probabilmente inevitabili. C’è un po’ del Conte Mascetti nel personaggio…”.

 

Qui il trailer ufficiale:


 

  

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