martedì 2 dicembre 2025

“L’anno nuovo che non arriva” dal 4 dicembre al cinema

 di Silvia Sottile


L’anno nuovo che non arriva di Bogdan Mureșanu sarà al cinema dal 4 dicembre distribuito da Trent Film in collaborazione con DNA. 

Premiato come Miglior Film nella sezione Orizzonti dell’81° Mostra del Cinema di Venezia e insignito di tre riconoscimenti (tra cui Miglior Film per la Giuria Giovani e Miglior Attore Protagonista ad Adrian Vancică) all'ottavo Euro Balkan Film Festival, L’anno nuovo che non arriva è una tragicommedia che esplora la psicologia collettiva di un Paese in bilico, in cui l'umorismo diventa un modo per raccontare l’assurdità e l'insensatezza del potere.

Ambientato in Romania nel dicembre del 1989 – alla vigilia del crollo del regime di Ceaușescu – il film segue le vicende di sei personaggi che cercano di mantenere un equilibrio mentre il sistema sociale si sgretola intorno a loro, dando vita a un puzzle tragicomico ad alta tensione, dove storie personali e Storia collettiva si intrecciano in un crescendo drammatico. Queste esistenze – diverse, fragili, sorvegliate – finiranno così per scontrarsi e incastrarsi in un mosaico di ironia e tensione, culminando in un finale esplosivo.

Il regista rumeno Mureșanu firma un’opera che coniuga ritmo, umorismo nero e riflessione politica, raccontando come le persone comuni reagiscono quando un intero sistema sociale si dissolve sotto i loro occhi: non il solito film sulla rivoluzione rumena, bensì un'opera sulla vigilia della rivoluzione, sul momento in cui tutto può cambiare ma nessuno lo sa ancora.

«Il regime di Ceaușescu è stato raccontato da molti registi rumeni, io volevo dare la mia interpretazione con un tono completamente diverso, al limite della tragicommedia» - ha dichiarato il regista Bogdan Mureșanu - «C’è un lieto fine, ma tutti i personaggi attraversano prove personali, alcune assurde, altre puramente comiche, nell’arco di un giorno e la mattina seguente. Ho sentito che il mio approccio era abbastanza originale da essere considerato una nuova prospettiva sulla rivoluzione, come una narrazione caleidoscopica: una storia a più trame con numerosi personaggi le cui storie si intrecciano nel film. Mi interessava come affrontano la sensazione di un mondo che svanisce, e l’umanità delle vite ordinarie esposte a grandi eventi storici.»




SINOSSI 

È il 20 dicembre 1989 e il regime di Ceaușescu è agli sgoccioli. L’esercito reprime violentemente una rivolta a Timișoara, ma le notizie che arrivano a Bucarest sono scarse e filtrate. Sei persone si trovano nell’occhio del ciclone senza rendersene conto. Un regista televisivo deve trovare un modo per salvare il suo show di Capodanno dopo che l’attrice principale è fuggita. La soluzione sta in un’attrice teatrale in crisi che non riesce a contattare il suo ex fidanzato a Timișoara. Nel frattempo, il figlio del regista, uno studente, pianifica di fuggire in Jugoslavia nuotando attraverso il Danubio. A sorvegliarlo c’è un ufficiale della polizia segreta Securitate, che cerca di trasferire la madre dalla casa destinata alla demolizione a un nuovo appartamento che lei detesta. Il trasloco è eseguito da un operaio, che va nel panico dopo che il figlio scrive una lettera a Babbo Natale in cui rivela che il padre vuole la morte di Ceaușescu. Tutte queste vite, sotto la costante e invisibile sorveglianza della Securitate, si intrecciano in una tragicommedia che culmina con lo scoppio di un petardo nelle mani di una coppia improbabile, dando il via alla rivoluzione.




Qui il trailer ufficiale:



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