mercoledì 12 febbraio 2025

"Captain America: Brave New World" - L'esordio del nuovo Captain America

 di Silvia Sottile


Il nuovo film dei Marvel Studios Captain America: Brave New World con Anthony Mackie (qui l'incontro stampa) nei panni di Capitan America, sarà da mercoledì 12 febbraio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Falcon, interpretato da Mackie nei precedenti film dell’MCU, ha assunto ufficialmente il ruolo di Capitan America nel finale della serie The Falcon and The Winter Soldier, ora disponibile su Disney+.

Dopo aver incontrato il neoeletto Presidente degli Stati Uniti Thaddeus Ross, interpretato da Harrison Ford al suo debutto nel Marvel Cinematic Universe, Sam Wilson si ritrova nel bel mezzo di un incidente internazionale. Deve scoprire le ragioni di un efferato complotto globale prima che scatti un allarme rosso. 

Captain America: Brave New World è interpretato da Anthony Mackie, Danny Ramirez, Shira Haas, Xosha Roquemore, Carl Lumbly, con Giancarlo Esposito, Liv Tyler, Tim Blake Nelson e Harrison Ford. Il film è diretto da Julius Onah e prodotto da Kevin Feige e Nate Moore. Louis D’Esposito e Charles Newirth sono i produttori esecutivi.




L’Universo Cinematografico Marvel è attualmente in fase di ricostruzione dopo gli eventi “definitivi” di Avengers: Endgame (2019). Dopo una serie di insuccessi al box office e problematiche che esulano dall’aspetto prettamente cinematografico (come i guai giudiziari dell’interprete di Kang il Conquistatore, Jonathan Majors), l’obiettivo è quello di percorrere una strada che porterà pian piano ad un crescendo nelle prossime pellicole.

In quest’ottica Captain America: Brave New World è solo un tassello di avvicinamento al gran finale, rappresentato al momento da Avengers: Secret Wars, previsto in sala per il 2027. Nell’economia dell’opera, questo aspetto traspare in maniera evidente. Inoltre sta diventando sempre più propedeutico alla visione dei film in sala, l’aver visto le serie tv Marvel su Disney+. Nello specifico, quantomeno la già citata The Falcon and The Winter Soldier, appare necessaria. Questo aspetto di interconnessione porta con sé pregi e difetti. Perché è pur vero che consente di esplorare meglio questo universo ma obbliga lo spettatore a un impegno sicuramente maggiore in termini di tempo, pena il rischio di perdersi qualche fondamentale dettaglio narrativo.

Questa lunga premessa ci è parsa doverosa per inquadrare il contesto in cui si inserisce Captain America: Brave New World che, di suo, porta diverse novità: innanzitutto, come abbiamo già detto, Sam Wilson è ora ufficialmente il nuovo Captain America; Harrison Ford debutta nel MCU sostituendo il compianto William Hurt, venuto a mancare nel 2022; infine, per la prima volta su grande schermo, Red Hulk.




Per quanto a livello “carismatico” si senta la mancanza di Steve Rogers (interpretato da Chris Evans), bisogna però riconoscere l’ottimo lavoro fatto da Anthony Mackie: il suo è un Captain America alla ricerca di un ruolo nel Mondo, conscio dei suoi limiti fisici – che cerca di superare – e soprattutto del peso dell’eredità lasciatagli. Inoltre Harrison Ford ha sempre il suo perché: è un piacere vederlo recitare in qualunque film e in qualunque ruolo.

Questo capitolo è fortunatamente caratterizzato da meno ironia del previsto, dato il tono più serio. Per il resto il film non ha molto da dire, e in questo rispecchia esattamente le aspettative. In linea di massima funziona, fa il suo, ma non coinvolge particolarmente. La trama scorre via in maniera piuttosto semplice – senza grossi colpi di scena o espedienti narrativi di peso – corredata da spettacolari scene d’azione, su cui spicca naturalmente quella che vede protagonisti Cap e Red Hulk, con la sua devastante forza distruttiva. Anche se va ammesso che il climax ha una durata fin troppo breve e non raggiunge quei picchi di drammaticità emotiva che avrebbero innalzato il livello della pellicola.

Nell’insieme, dunque, Captain America: Brave New World regala la giusta dose di intrattenimento, diciamo il minimo sindacale, lasciando comunque ben poco al termine della visione, eccetto uno spunto di riflessione sul ruolo dell'eroe e sulla pressione del dover essere sempre all'altezza. Presente una scena post-credits.






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