di Silvia Sottile
Diretto dal leggendario regista Ridley Scott, Il Gladiatore II continua raccontare la straordinaria saga di potere, intrighi e vendetta nell'antica Roma.
Anni dopo aver assistito alla tragica
morte del venerato eroe Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) per mano del suo
perfido zio, Lucio (Paul Mescal) si trova costretto a combattere nel Colosseo
dopo che la sua patria viene conquistata da parte di due tirannici imperatori, Geta
e Caracalla, che ora governano Roma.
Con il cuore ardente di rabbia e il destino
dell'Impero appeso a un filo, Lucio deve affrontare pericoli e nemici,
riscoprendo nel suo passato la forza e l'onore necessari per riportare la
gloria di Roma al suo popolo.
Preparatevi per un viaggio epico di coraggio e
vendetta nella sanguinosa arena del Colosseo.
Basato su personaggi di David Franzoni, scritto da
David Scarpa e diretto da Ridley Scott, Il Gladiatore II vede
nel cast Paul Mescal, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, Lior Raz,
Derek Jacobi, con Connie Nielsen e Denzel Washington.
Dal 14 novembre al cinema con Paramount Pictures e
Eagle Pictures.
Il Gladiatore II è
il sequel che non sapevamo di volere. Ridley Scott ha scelto la strada giusta e
ha fatto esattamente quello che doveva fare per costruire a regola d’arte un
secondo capitolo assolutamente degno, che fosse all’altezza del pluripremiato
predecessore Il Gladiatore (le cui vette restano però irraggiungibili, è bene sottolinearlo
subito), datato 2000.
Dopo il passo falso di Napoleon eravamo onestamente parecchio preoccupati e invece il
risultato finale è stato decisamente all’altezza delle nostre più rosee
aspettative: Il Gladiatore II è un kolossal
epico altamente spettacolare che regala sequenze mozzafiato, un racconto
avvincente ed emozionante per due ore e mezza di grande intrattenimento.
Tecnicamente straordinario e visivamente sontuoso (dalla
fotografia ai costumi, dalle scenografie alla colonna sonora), Il Gladiatore
II fa immergere lo spettatore
nelle lotte di potere dell’antica Roma, condite da sangue e violenza,
nell’arena del Colosseo e non solo. Forse non tutti i dettagli sono
storicamente accurati ma innanzitutto non siamo di fronte a un documentario, questo
è puro Cinema, e soprattutto si tratta davvero di un piccolo dettaglio in
confronto alla maestosità della pellicola che fa ciò che un kolossal di questo
tipo è chiamato a fare: intrattenere alla grande. E lo spettacolo è assicurato.
Da un punto di vista narrativo Il Gladiatore II si appoggia fortemente sul primo capitolo e
sulla figura (sul mito) di Massimo Decimo Meridio che aleggia (e riecheggia) con “Forza e
Onore” nel corso di tutto il film, portando anche a momenti nostalgici e fortemente
commoventi. Del resto il protagonista Lucio, oltre a combattere per salvare la
propria vita, si trova costretto a fare i conti col suo passato, a fare pace
con il suo nome, la sua famiglia, e diventare ciò che è destinato ad essere. Infatti
la storia non ricalca pedissequamente le gesta dell’eroe interpretato da
Russell Crowe ma costruisce una nuova epica, per certi versi anche opposta,
quella del nuovo eroe di Paul Mescal che, da schiavo e gladiatore, lotta per salvare
Roma, prendere in mano l’Impero e realizzare il Sogno del nonno, “l’unico
vero imperatore Marco Aurelio”.
In questo, Mescal (Estranei,
Aftersun – per cui ha ricevuto una nomination agli Oscar) fornisce un’ottima interpretazione, dando grande espressività al suo Lucio, un ragazzo inizialmente
pieno di rabbia e odio, che cerca solo vendetta, fino a prendere coscienza,
sebbene disilluso, del suo glorioso destino, e farsi carico di Roma per
costruirne il Mito. Menzione speciale allo strepitoso Denzel Washington, nel
ruolo del villain Macrino, che spesso ruba la scena: una candidatura agli Oscar
per lui sarebbe sacrosanta, e chissà che non possa vincere il terzo.
Dunque, Il Gladiatore II
è un kolossal spettacolare, ricco di azione e battaglie, che man mano diventa
sempre più epico ed emozionante. Un avvincente film d'intrattenimento che merita obbligatoriamente
la visione sul grande schermo.
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