di Silvia Sottile
Hey Joe, il nuovo film di Claudio Giovannesi (Fiore, La Paranza dei Bambini), con James Franco, Francesco Di Napoli, Giulia Ercolini e Aniello Arena, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2024, arriva in sala dal 28 novembre, distribuito da Vision Distribution.
Dean, Enzo, Bambi, Don Vittorio: quattro storie che si
intrecciano tra i vicoli di Napoli, ognuno cerca qualcosa che crede perduto. Dean
Barry (James Franco), un veterano americano che ha avuto una relazione con una
ragazza napoletana durante la seconda guerra mondiale, ritorna in Italia, a
Napoli, all’inizio degli anni ‘70, per conoscere suo figlio. Dean vorrebbe
recuperare venticinque anni di assenza, ma suo figlio ormai è un uomo, è
cresciuto nella malavita, è stato adottato da un boss del contrabbando e non ha
nessun interesse per il padre americano.
Hey Joe è un racconto struggente di un padre e un figlio che cercano con difficoltà, sofferenza e tenerezza di costruire un rapporto. Un film commovente, potente e delicato al tempo stesso, una favola intrisa di nostalgia e speranza.
La pellicola segue costantemente James Franco,
protagonista assoluto, autore di una grande interpretazione, magnetica ed
espressiva. Messosi in gioco con umiltà (come ci è stato confermato in
conferenza stampa dal regista), Franco tiene saldamente la scena grazie al suo carisma
e ad una intensità recitativa ricca di sfumature e profondità. Al suo fianco
troviamo un valido gruppo di attori napoletani.
E proprio Napoli è l’altra protagonista del film,
ricostruita minuziosamente in due diverse epoche storiche, entrambe nel
passato: anni ’40 – nell’immediato dopoguerra – e anni ’70.
Hey
Joe,
infatti, non è solo un racconto straziante con al centro un padre che vuole
recuperare il rapporto col figlio mai conosciuto, ma anche una riflessione
sulle origini, la famiglia, il dolore, l’abbandono, le scelte sbagliate, la
voglia di ricominciare, e soprattutto sulle terribili e devastanti (sia a breve che
a lungo termine) conseguenze delle guerre. Non solo a Napoli, viste nello
specifico, ma anche negli USA e in generale in tutto il Mondo.
L’abilità di Giovannesi, coadiuvato da un immenso
James Franco e da un ottimo cast di supporto, è quella raccontare in maniera
delicata e dolceamara, rendendo la pellicola quasi una favola, e lasciando
sognare, nonostante tutto, un lieto fine.
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