di Valerio Brandi
La vita di un noto villaggio in Armonica sta di nuovo per essere stravolta da un evento esterno, e per di più dall’altra parte del mondo conosciuto: il regno di mezzo della Cina ha subito un colpo di stato, e l’Imperatrice (Phạm Linh Đan) ha mandato la sua unica figlia Fu Yi (Julie Chen) a chiedere aiuto. Grazie alla guardia del corpo Gan Cho (Leanna Chea) e Maidiremais (Jonathan Cohen), figlio del celebre mercante fenicio Grandimais (Ramzy Bedia), la giovane arriva sana e salva al villaggio gallico per chiedere aiuto ad Asterix e Obelix. Riusciranno ancora una volta i nostri eroi a salvare la situazione?
Il mondo di Asterix non ha dovuto resistere ancora e sempre all’invasore romano nei fumetti, ma anche a tanti altri nemici esterni... nella vita vera. René Goscinny e Albert Uderzo, i creatori del fumetto, per anni sono stati accusati di essere misogini (per la poca presenza di personaggi femminili nelle loro storie, ma per parafrasare Édouard Baer in Asterix & Obelix al servizio di sua maestà “C’è un motivo se si chiamano le avventure di Asterix...”) e razzisti (per la comicità basata sugli stereotipi non solo della società francese, ma anche di tante altre culture, antiche e presenti) ma per anni hanno tenuto duro. Certo, ora neanche Uderzo è più tra noi, e dal 2016 il politicamente corretto ad Hollywood è sempre più forte... ma stiamo parlando di un film francese, e non statunitense, perciò... Astérix est là!
E anche se in questi ultimi anni abbiamo visto qualche breccia, le palizzate del villaggio reggono ancora benissimo. In Asterix & Obelix - Il regno di mezzo non è solo stata mantenuta in buona parte la loro ironia fondata sugli stereotipi, ma i personaggi hanno conservato la loro iconicità, senza stravolgimenti come quelli relativi all’etnia o all’identità sessuale.
Del resto, lo stesso regista (ed interprete di Asterix) Guillaume Canet ha deciso di combattere a più non posso la censura rinunciando a girare in Cina, e per di più ci ha regalato una comparsata... davvero particolare. Il nome scelto per il personaggio interpretato da Zlatan Ibrahimovic, Antivirus, si presta naturalmente a più interpretazioni. Una scelta puramente casuale? Un omaggio/parodia del personaggio di Coronavirus di Asterix e la corsa d’Italia (una delle più assurde coincidenze del mondo fumettistico, dato che è stato pubblicato nel 2017)? O per essere più maliziosi, ci ricorda semplicemente che il Covid-19 è partito proprio dalla Cina, e quindi chi meglio di un Antivirus può sconfiggere il nemico Cinese? Chissà se le vecchie polemiche sulle prime immagini dell’albo dedicato al film (dove vedevamo i disegni di cinesi di bassa statura praticare arti marziali lungo la muraglia cinese) saranno dimenticate in confronto a tutto questo...
Oltre alla lotta alla censura e al politicamente corretto, Asterix & Obelix - Il regno di mezzo convince anche sotto altri aspetti. Non è stata mantenuta solo l’iconicità dei personaggi (per quanto sia possibile in un lungometraggio: vedremo mai un Asterix alto meno della metà di Obelix?) ma anche la loro personalità, e su quest’ultima cosa a primeggiare è stato proprio quello chiamato a sostituire colui che fino ad oggi non era mai stato sostituito, ossia il leggendario Gerard Depardieu: Gilles Lellouche si è calato perfettamente nelle braghe di Obelix, ricordandoci del personaggio fumettistico il suo sorriso, ma anche la sua ingenuità, testardaggine, golosità e il sogno di trovare finalmente l’amore della sua vita.
Non si può purtroppo dire lo stesso di Guillaume Canet: questa nuova versione live-action del protagonista almeno all’inizio non è del tutto convincente, per via di una caratterizzazione parecchio distante da quella originale fumettistica, ma quando decide di fare pace con Obelix, e abbandona l’idea di diventare vegetariano, ecco che finalmente ci ritroviamo di fronte al vero Asterix.
Molto fedele ai fumetti anche questo nuovo Giulio Cesare, con Vincent Cassel che si piazza dunque sul podio come miglior interprete del personaggio dopo Gottfried John (Asterix & Obelix contro Cesare) e Alain Delon (Asterix alle Olimpiadi), così come Marion Cotillard è l’erede ideale della Cleopatra di Monica Bellucci, dato che anche la sua versione ci regala non solo un’iconica bellezza, ma anche il bel caratterino tipico della sua controparte fumettistica.
E se la Gallia e l’antica Roma, tra fumetti e adattamenti, le abbiamo viste tante volte in passato, che dire della Cina, che per la prima volta entra in queste storie? Guillaume Canet, in fase di regia e scrittura, oltre alle diverse risate dovute a parodie e caricature, ci ha regalato diverse scene d’azione basate sul genere Wuxia, oltre a una battaglia finale decisamente epica, che ci riporta alla mente i grandi kolossal dedicati a Gengis Khan, e ci mostra una risoluzione meno scontata della vicenda.
Notevole il lavoro sulla scenografie dedicate al Celeste Impero, dato che, come accennato, per evitare le censure del governo cinese si è poi deciso di girare totalmente tra Francia e Marocco, mentre non si può dire lo stesso del villaggio gallico di Asterix, che dopo una prima visione ci appare ricostruito in maniera frettolosa e posticcia, e un discorso simile si può fare sugli abitanti del villaggio ridotti in questo film a comparse o poco più: non sono risultati molto convincenti sia dal punto di vista del volto che della caratterizzazione, ad eccezione del capo Abraracourcix interpretato da Jérôme Commandeur.
Dato che stiamo parlando di interpretazioni, dobbiamo tornare a parlare di Ibrahimovic: il calciatore ancora in forza al Milan, per i pochi secondi in cui è in scena, è decisamente convincente nel ruolo del grande combattente. Avrebbe un futuro come attore... se andassero ancora di moda i Peplum, e se si limitasse ad interpretare un personaggio che non parla mai. Un altro modo per evidenziare che nella versione Italiana di Asterix & Obelix – Il regno di mezzo Ibra ha doppiato sé stesso (e supponiamo che abbia recitato in francese nella versione originale, anche per via dei tanti anni in forza al Paris Saint-Germain) ma come prevedibile la sua voce non è all’altezza non solo del grande doppiaggio italiano, ma anche in quanto alle basi della recitazione.
Ibra a parte, il doppiaggio italiano di Asterix & Obelix – Il regno di mezzo è quindi di elevato livello, grazie alla direzione di Alessandro Quarta, con l’assistenza di Lucia Rinaldi, Claudio Coco come fonico di doppiaggio e Armando Perasole come fonico di Mix, e i dialoghi di Sara De Santis, che sono stati scritti con la consulenza di Vania Vitali e Andrea Toscani, i traduttori ufficiali dei libri a fumetti di Asterix per l’Italia, che hanno dunque soddisfatto alla perfezione gli affezionati lettori delle opere di René Goscinny e Albert Uderzo come il sottoscritto. E per quel che riguarda il cast artistico, abbiamo le voci di Marco Vivio (Asterix), Simone Mori (Obelix), Massimo Lodolo (Cesare), Emanuele Ruzza (Maidiremais), Alessandro Quarta (Grandimais), Stella Musy (Cleopatra), Oreste Baldini (Biopix), Giorgia Brunori (Fu Ji), Chiara Colizzi (Imperatrice), Francesco De Francesco (Deng Tsin Quin), Edoardo Stoppacciaro (Pi Qui Nin), Sara Ferranti (Gan Cho), Nanni Baldini (Assurancetourix), Giò Giò Rapattoni (Pinta) e la voce narrante di Leslie La Penna.
Prodotto da Les Éditions Albert René, Les Enfants Terribles, Pathé e Trésors Films, Asterix & Obelix - Il regno di mezzo sarà distribuito al cinema in Italia a partire da giovedì 2 febbraio 2023 grazie a Notorious Pictures.
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