martedì 7 febbraio 2023

"Tár" - Cate Blanchett da Oscar

 di Silvia Sottile



Dallo sceneggiatore, produttore e regista Todd Field arriva Tár, con protagonista Cate Blanchett nei panni di Lydia Tár, la rivoluzionaria direttrice di una delle principali orchestre tedesche. Incontriamo la Tár all'apice della sua carriera, impegnata sia nella presentazione di un libro, che in un'attesissima esibizione dal vivo della Quinta Sinfonia di Mahler. Nel corso delle settimane che seguono, la sua vita però comincia a sgretolarsi di fronte a delle gravi accuse. Il risultato è uno scottante esame del potere, del suo impatto e della sua solidità nella società odierna.

Candidato a 6 premi Oscar (tra cui miglior film, miglior regista e migliore attrice protagonista), Tár sarà nelle nostre sale dal 9 febbraio, distribuito da Universal Pictures. Nel cast anche Noémie Merlant,  Nina Hoss, Sophie Kauer, Julian Glover, Allan Corduner e Mark Strong. 

La forza di Tàr è Cate Blanchett. Il film si regge totalmente sulla sua protagonista, una monumentale Cate Blanchett, da Oscar. Che sia un’attrice straordinaria non vi sono dubbi, ma qui riesce, se possibile, a superare se stessa nell’interpretare un personaggio così complesso come Lydia Tár, brillante direttrice d’orchestra, prima donna a dirigere l’importante orchestra di Berlino, potente, superba, egotica. Una donna forte, la migliore nel suo lavoro, all’apice del successo, ma anche arrogante e manipolatrice, una predatrice con smanie di onnipotenza.

Vediamo poi anche l’altra faccia della medaglia: il momento in cui la sua carriera, ma anche la sua vita privata, subiscono un duro colpo, proprio a causa delle conseguenze di alcuni suoi atteggiamenti predatori e ricattatori.

 


 

Tàr inizia con un’intervista alla protagonista che ci dà già la misura e il taglio del film, concentrato totalmente su di lei. Una prova di bravura della Blanchett nel dare vita a una Lydia credibile, intensa e sfaccettata. Lo stesso regista Todd Field ha ammesso: “Questa sceneggiatura è stata scritta per un'artista: Cate Blanchett. Se avesse rifiutato, il film non avrebbe mai visto la luce. Gli spettatori, cineamatori e non, non ne saranno sorpresi. Dopotutto, lei è una maestra assoluta. Ciò nonostante, mentre giravamo il film, l'abilità sovrumana e la verosimiglianza di Cate sono stati qualcosa di veramente sbalorditivo da osservare. Abbiamo beneficiato tutti del suo talento. Il privilegio di collaborare con un’ artista di questo calibro è qualcosa di impossibile da descrivere adeguatamente. Sotto ogni punto di vista, questo è il film di Cate”.

Ed è un immenso piacere vederla e sentirla recitare sul grande schermo, trasformarsi in Lydia Tàr, attraverso il tono, la voce, la postura, i gesti, l’espressione del viso. Ruota tutto intorno a lei, sempre al centro della scena.

È un film girato soprattutto in interni, a teatro, in cui la musica, naturalmente, ha un ruolo molto importante, così come il suono e il montaggio che riescono a dettare perfettamente il ritmo. Bellissima anche la fotografia, dai toni freddi, che ben si adatta alla scelta registica di non scadere nell’emotività. Ecco, forse, se proprio si vuole trovare un difetto a Tàr, per quanto impeccabile sotto tutti i punti di vista, è quello di essere un po’ freddo, il che rende a tratti difficile empatizzare con la sua protagonista.

 


 

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