giovedì 8 dicembre 2016

"Non c'è più religione" - mini recensione + foto conferenza stampa

di Silvia Sottile




Luca Miniero, regista del delizioso Benvenuti al Sud, dirige un'ironica, divertente e spassosa commedia sulle diversità culturali e religiose. Non c’è più religione è quasi una favola, in cui si ride per l’assurdità di certe situazioni, eppure fa anche riflettere. Sicuramente è una pellicola leggera ma risulta davvero godibile e regala un’ora e mezza di piacevole svago. Peccato per la troppa carne messa sul fuoco che a tratti risulta un po' confusionaria, e il film, che parte bene, in certe situazioni non convince del tutto. In effetti ci saremmo aspettati qualcosa di più. Comunque il Presepe multietnico ha un suo perchè.

Claudio Bisio è Cecco, il Sindaco di Porto Buio, piccola isola del Mediterraneo dove non nascono più bambini. Per il tradizionale Presepe di Natale pensa quindi di chiedere un bambino in prestito ai tunisini che vivono sull’isola ma non sarà facile riuscire ad integrare le due comunità tra cui non corre buon sangue. Ad aiutarlo nell’impresa  due amici di vecchia data: Suor Marta (Angela Finocchiaro) e Bilal (Alessandro Gassmann), al secolo Marietto, italiano convertito all’Islam per amore della bella moglie Aida (Nabiha Akkari). Nel cast anche Giovanni Cacioppo, Laura Adriani, Mehdi Meskar, Paola Casella, Massimo Di Lorenzo e la partecipazione di Giovanni Esposito e Roberto Herlitzka nel ruolo del Vescovo.

Da segnalare la bella fotografia di Daniele Ciprì, che abbandona i suoi soliti toni realistici in favore di un’inedita esplosione di colori brillanti. L’interessante colonna sonora di Pasquale Catalano è impreziosita dalla splendida canzone di Lucio Dalla 4 Marzo 1943.
Dal 7 dicembre al cinema in 600 copie. Il successo al botteghino sembra assicurato.

Questi i nostri scatti in conferenza stampa durante la presentazione romana presso l’Hotel Visconti Palace:







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