sabato 17 dicembre 2016

“Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali”: ritorno al fantasy per Tim Burton



di Silvia Sottile



Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali è tratto dall’omonimo romanzo di Ransom Riggs (edito in Italia da Rizzoli), divenuto in breve tempo un bestseller e rivolto principalmente ad un pubblico young-adult.
Date le atmosfere gotiche e sulla carta ricche di potenziale, nutrivamo grandi aspettative su questa trasposizione cinematografica ad opera di Tim Burton, contando proprio sul suo abituale talento immaginifico.



Jacob “Jake” Portman (Asa Butterfield) è un ragazzino di 16 anni, molto legato al nonno Abraham (Terence Stamp) che da piccolo gli raccontava sempre storie fantastiche su bambini dai poteri speciali che vivevano in un orfanotrofio gestito da una certa Miss Peregrine. Quando il nonno muore tragicamente in circostanze misteriose, Jake si reca in Galles per capire se c’è del vero in quei racconti e si ritroverà di fronte all’affascinante Miss Peregrine (Eva Green) in persona e conoscerà questi ragazzi particolari (c’è chi è più leggera dell’aria, chi può far rivivere i morti, chi ha una forza sovrumana, chi possiede il potere del fuoco, ecc.) costretti a vivere in un loop temporale – lo stesso giorno del 1943 che si ripete incessantemente – per nascondersi da chi vuol dare loro la caccia, i “Vacui”, capitanati dall’inquietante Barron (Samuel L. Jackson). Jake, che possiede un dono molto speciale, di cui non era ancora a conoscenza, dovrà decidere se tornare alla sua vita o rimanere nella casa per aiutare e proteggere Miss Peregrine e i ragazzi, tra cui emerge in particolare la giovane Emma (Ella Purnell) che farà braccia nel cuore del nostro protagonista. Nel cast troviamo anche Judi Dench e Rupert Everett, per piccoli ma significativi ruoli. Da segnalare anche un brevissimo cameo dello stesso Tim Burton. (Nella foto è a Roma in occasione della presentazione del film alla stampa).


Dal punto di vista visivo ci troviamo sicuramente di fronte ad un prodotto ammaliante, carico di immagini suggestive che riempiono lo sguardo dello spettatore, riuscendo ad affascinarlo completamente, sia nell’esprimere i talenti e i poteri dei ragazzi speciali, sia in alcune sequenze molto particolari, dotate di grande potenza scenica.

Meraviglioso visivamente, dunque,  Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, non riesce però a conquistare emotivamente. Al di là del target di riferimento non ben definito (si rivolge forse maggiormente ai ragazzi, ma alcune scene horror sono sicuramente troppo forti per i più piccoli), la pecca più evidente è proprio a livello di sceneggiatura, che da metà in poi risulta particolarmente confusa, con snodi narrativi forzati e farraginosi. Cosa che in parte potrebbe comunque dipendere dal materiale di partenza, ovvero dal romanzo. 
 

Eva Green, sebbene a tratti sopra le righe, ci regala un bel ritratto di Miss Peregrine, mentre tra i giovani protagonisti, l’unica ad emergere è la Purnell. Gli altri faticano a conquistare lo spettatore. Dispiace anche che la caratterizzazione dei cattivi sia abbastanza deludente, ci saremmo aspettati di più soprattutto dal personaggio interpretato da Samuel L. Jackson. 
 

Dunque Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, nelle nostre sale dal 15 dicembre, non convince fino in fondo, ma pur con questi difetti rimane comunque un film piacevole (molto bella soprattutto la prima ora) e pienamente godibile, dalle atmosfere dark e spettacolare a livello visivo, con qualche riconoscibile tocco burtoniano ed evidenti richiami a suoi film precedenti. 

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