di Silvia Sottile
“Un ispettore
senza pistola, che per risolvere i suoi casi non usa la violenza, ma la
gentilezza, la competenza, lo studio, l’intelligenza, l’empatia”.
Così la regista Paola Randi descrive il protagonista dell’innovativa serie tv L’altro ispettore, coprodotta da Rai Fiction-Anele-RaiCom e in onda per tre serate a partire da martedì 2 dicembre su Rai 1. Al centro della serie – scritta da Salvatore De Mola, Andrea Valagussa, Paola Randi ed Emanuela Rizzuto, e liberamente tratta dai romanzi di Pasquale Sgrò, che è anche consulente del progetto – i temi del lavoro e della cultura della sicurezza.
Protagonista Alessio Vassallo nei panni dell’ispettore
del lavoro Domenico Dodaro, per gli amici Mimmo. Al suo fianco Cesare Bocci nel
ruolo dell’amico di famiglia Alessandro, un mental coach in sedia a rotelle
sopravvissuto all’incidente in cui, anni prima, ha perso la vita il padre di
Domenico; Francesca Inaudi nel ruolo della pm Raffaella Pacini, ex compagna di
liceo del protagonista e con la quale Mimmo si ritroverà a lavorare nelle
indagini dei casi di puntata; la piccola Angelica Tuccini nei panni della
figlia Mimì.
Ambientata a Lucca, con i suoi vicoli medievali
avvolti dalla campagna toscana e dalle aree circostanti, la serie vede il
protagonista impegnato ogni giorno a garantire la sicurezza nei luoghi di
lavoro e a indagare sui casi in cui è venuta meno. Casi liberamente ispirati a
fatti realmente accaduti, di cui Mimmo cercherà di scoprire le reali dinamiche
e responsabilità con uno sguardo umano, imparziale e con la collaborazione di
tutte le parti in causa: dai lavoratori agli imprenditori, ai sindacati, alle
istituzioni.
La serie accende i riflettori su un tema fortemente
attuale, sensibilizzando a una riflessione collettiva sul lavoro e sulla
cultura della sicurezza come valore universale. E lo fa attraverso una figura
totalmente inedita per il pubblico televisivo, un ispettore “senza pistola” – l’altro
ispettore, appunto – che possiede come armi la competenza, l’intelligenza e
l’empatia.
Arricchiscono il cast: Silvia Mazzieri, nel ruolo di
Eleonora Lagonegro, primo amore di Mimmo; Rosanna Gentili, nei panni della
mamma di Mimmo, Carla; Matilde Bernardi, in quelli della sorella Lucrezia;
Massimiliano Galligani che interpreta il carabiniere Mariotti; Barbara Enrichi,
nel ruolo dell’archivista Vincenzina.
Per il suo alto valore di servizio pubblico, la serie
ha ottenuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di Inail, e la collaborazione
di Presidenza del Consiglio dei Ministri-Ministro per le Disabilità,
dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e del Comando Generale dell’Arma dei
Carabinieri.
La serie è realizzata con il contributo del Fondo per
lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero
della Cultura-Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il contributo del
“PR FESR Toscana 2021-2027 - bando per la concessione di sovvenzioni a fondo
perduto per la produzione di opere cinematografiche e audiovisive-Anno 2023”
della Regione Toscana, con il sostegno della Città di Lucca, della Fondazione
Banca del Monte di Lucca e della Fondazione Giuseppe Lazzareschi e con la
collaborazione della Toscana Film Commission.


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