di Silvia Sottile
Lala, diretto da Ludovica Fales, arriva in sala dal 25 gennaio.
Zaga è una ragazza rom, nata e cresciuta in un campo a Roma. La conosciamo all'età di 17 anni, quando viveva con il figlio in un appartamento nel quartiere di Tor Bella Monaca e la regista iniziava a filmare il suo tentativo di ottenere il permesso di soggiorno. Dopo più di un anno di tentativi, Zaga si rese conto di non avere diritto a ottenere i documenti e decise di partire senza lasciare traccia di sé.
In cerca di risposte alla sua scomparsa, la regista scrisse la sceneggiatura per un film di finzione chiedendo a Samanta, una giovane attrice rom non professionista, di interpretare il ruolo di Lala, alter ego di Zaga. Insieme a Samantha ci sono altri ragazzi, per lo più rom e sinti, che per due anni si sono ritrovati a un laboratorio di improvvisazione teatrale durante il quale hanno destrutturato la sceneggiatura, plasmando le scene sulle loro esperienze e verità soggettive.
Attraverso questo meccanismo, la separazione tra attore e personaggio è divenuta progressivamente più sottile, quasi impalpabile, fino a demolire la "quarta parete" e invitare lo spettatore a sentirsi parte attiva del processo riflessivo e creativo delineato davanti ai suoi occhi.
Nel 2021 Zaga è ricomparsa, attraversando il mondo del film che, nel frattempo e a partire da lei, era stato creato.
Qui il trailer ufficiale:
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