di Silvia Sottile
Sono state definite le Giurie internazionali di Venezia 82, Orizzonti, Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (27 agosto-6 settembre 2025), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia.
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la
proposta del Direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera.
Presieduta - come già annunciato il 28 aprile scorso –
dal regista e sceneggiatore statunitense Alexander Payne, la Giuria internazionale del Concorso Venezia 82 sarà inoltre
composta da: il regista e sceneggiatore francese Stéphane Brizé; la regista e sceneggiatrice italiana Maura Delpero; il regista,
sceneggiatore e produttore rumeno Cristian
Mungiu; il regista e scrittore iraniano Mohammad Rasoulof; l’attrice, scrittrice e sceneggiatrice
brasiliana Fernanda Torres,
l’attrice cinese Zhao Tao.
Alexander Payne,
regista, sceneggiatore e produttore statunitense. È cresciuto a Omaha, nel
Nebraska, e ha studiato storia e letteratura spagnola a Stanford, prima di
conseguire un master in regia cinematografica alla UCLA. I suoi film – tutte
commedie – sono caratterizzati da una “costruzione elegante, umorismo pungente
e belle interpretazioni tragicomiche”. Sono stati nominati per un totale di 24
Oscar, di cui quattro volte per il miglior film e tre volte per il miglior
regista. Payne ha vinto due volte il premio per la migliore sceneggiatura non
originale – per Sideways - In viaggio con Jack (2004) e Paradiso
amaro (2011) – e il suo ultimo film, The Holdovers - Lezioni
di vita (2023), ha ottenuto il premio per la migliore attrice non
protagonista un anno fa. Appassionato di cinema da sempre e ardente sostenitore
della conservazione dei film, fa parte del consiglio di amministrazione della
Film Foundation e del Telluride FF. Attualmente sta preparando un nuovo film da
girare nelle zone rurali della Danimarca. Il suo sogno è realizzare un western.
Stéphane Brizé,
regista e sceneggiatore francese. Ad oggi ha diretto 11 lungometraggi, tra
cui Je ne suis pas là pour être aimé, Mademoiselle Chambon (César
2010 per il miglior adattamento), Quelques heures de printemps e La
legge del mercato. Quest'ultimo è stato in concorso a Cannes nel 2015, dove
Vincent Lindon ha ricevuto il premio come miglior attore. Per la sua
interpretazione, Lindon ha vinto anche il premio César. Il film successivo
è Una vita, dal romanzo di Maupassant, in concorso a Venezia nel
2016 e vincitore del Premio Louis Delluc. Con In guerra (2018)
partecipa in concorso a Cannes. Un altro mondo (2021) e Le
occasioni dell'amore (2023) sono entrambi presentati in concorso a
Venezia. Molti suoi film esaminano gli effetti della finanziarizzazione
dell'economia sulle persone. Brizé ha appena terminato le riprese del suo nuovo
film, Un Bon Petit Soldat, con Vincent Lindon e Alba Rohrwacher.
Maura Delpero,
regista e sceneggiatrice italiana. Si è formata in letteratura a Bologna e
Parigi, in drammaturgia a Buenos Aires. I suoi documentari sono stati premiati
al Festival di Torino. Con il primo film di finzione Maternal, in
Concorso a Locarno, ha vinto più di 30 premi in oltre 100 festival
internazionali, ottenendo il Kering Women in Motion Young Talent Award al
Festival di Cannes. Con il secondo film Vermiglio ha vinto il
Leone d’argento - Gran Premio della Giuria a Venezia e numerosi altri premi tra
cui il Gold Hugo al Chicago IFF. Il film è stato scelto per rappresentare
l’Italia agli Oscar 2025, entrando nella shortlist per il Miglior film
internazionale. È stato inoltre nominato per Best Film e Best Director agli
European Film Awards e per Best Film ai Gotham Awards e ai Golden Globes. Maura
è la prima donna a vincere il David di Donatello per la miglior regia.
Cristian Mungiu,
scrittore, regista e produttore rumeno. Ha studiato letteratura a Iasi e cinema
a Bucarest. Dopo la caduta del comunismo, ha lavorato per la carta stampata, in
radio e in TV. Il suo primo film, Occident, presentato alla
Quinzaine des cinéastes di Cannes nel 2002, è stato un successo in Romania. I
suoi film successivi sono stati presentati a Cannes: 4 mesi, 3
settimane e 2 giorni (2007, vincitore della Palma d'Oro), Oltre
le colline (2012, premi per la migliore sceneggiatura e la migliore
attrice a Cannes), Un padre, una figlia (2016, premio per la
migliore regia a Cannes), Animali selvatici (2022). Ha fondato
la società di produzione Mobra Films nel 2003, la società di distribuzione
Voodoo Films nel 2006 e la ONG Asociatia Cinemascop nel 2010. Queste società
hanno prodotto e distribuito un gran numero di film. Ha fondato i festival
cinematografici Les Films de Cannes a Bucarest e American Independent Film
Festival. Nel 2023 ha pubblicato Tania Ionascu, bunica mea. O biografie
basarabeana. Il libro è stato tradotto in francese e in italiano.
Mohammad Rasoulof,
regista, scrittore e produttore iraniano. È uno dei registi indipendenti più
importanti del cinema iraniano contemporaneo. I suoi film, noti per il
caratteristico linguaggio cinematografico e per l'impegno audace con il quale
affrontano le questioni sociali e politiche dell'Iran, hanno ricevuto un ampio
consenso internazionale. Ha ricevuto oltre 80 premi internazionali, tra cui
l'Orso d'oro a Berlino nel 2020 per Il male non esiste, il Premio
Un Certain Regard per il miglior film a Cannes nel 2017 per A Man of
Integrity e il Premio Un Certain Regard per il miglior regista nel
2011 per Be omid-e didar. Ciononostante, nessuno dei suoi 8
lungometraggi è stato proiettato in pubblico in Iran e l'autore ha dovuto
continuamente affrontare severe restrizioni e pressioni da parte del regime
iraniano. Il suo ultimo film, Il seme del fico sacro, è stato
presentato a Cannes nel 2024, dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria. Il
film è stato il candidato ufficiale della Germania per il miglior film
internazionale agli Academy Awards ed è stato nominato per l'Oscar.
Fernanda Torres,
attrice, scrittrice e sceneggiatrice brasiliana. Nel 1986 ha vinto la Palma
d'Oro come miglior attrice per Eu Sei Que Vou Te Amar di
Arnaldo Jabor. Ha lavorato, tra gli altri, con i registi Bruno Barreto,
Andrucha Waddington e Walter Salles. Sul palcoscenico è stata Orlando in un adattamento
del romanzo di Virginia Woolf e Nina ne Il gabbiano di Anton
Chekov. Recita regolarmente in A casa dos Budas Ditosos, tratto dal
libro di João Ubaldo Ribeiro. Ha scritto i romanzi Fine e A
glória e seu cortejo de horrores. Ha scritto sceneggiature per il cinema e
la TV ed è stata anche editorialista del quotidiano «Folha de São Paulo». Nel
2024 Io sono ancora qui di Walter Salles ha vinto il premio
per la migliore sceneggiatura a Venezia e poi l'Oscar per il miglior film
internazionale. Per la sua interpretazione, Torres ha ricevuto una nomination
all'Oscar e ha vinto il Golden Globe. Nell'ottobre 2025 parteciperà alle
riprese di The Brokers, basato sulla sua sceneggiatura e diretto da
Andrucha Waddington.
Zhao Tao,
attrice cinese. Diplomata all'Accademia di danza di Pechino, ha iniziato la sua
carriera di attrice con Platform (2000) di Jia Zhang-Ke,
presentato a Venezia. Ha lavorato con Jia Zhang-Ke nei film Unknown
Pleasures (2002), The World (2004), Still
Life (2006, Leone d'Oro a Venezia), Il tocco del peccato (2013), Al
di là delle montagne (2015), I figli del Fiume Giallo (2018)
e Generazione romantica (2024). Zhao ha vinto il David di
Donatello per il suo ruolo in Io sono Li (2012) di Andrea
Segre, presentato alle Giornate degli Autori. Ha lavorato anche con il regista
Isaac Julien per Ten Thousand Waves (2010). Nel 2018 ha vinto
il premio come miglior attrice al Chicago IFF per il suo ruolo in I
figli del Fiume Giallo. Nel 2024 ha ricevuto lo Special Tribute Award al
Toronto IFF. Tra i suoi lavori come produttrice figurano Useless (2007)
e Swimming Out Till the Sea Turns Blue (2020).
La Giuria Venezia 82 assegnerà ai
lungometraggi in Concorso – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi
ufficiali: Leone d'Oro per
il miglior film, Leone d’Argento -
Gran Premio della Giuria, Leone
d’Argento - Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore
interpretazione femminile, Coppa
Volpi per la migliore interpretazione maschile, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Speciale della Giuria, Premio Marcello Mastroianni a un
giovane attore o attrice emergente.
Presieduta dalla regista e sceneggiatrice
francese Julia Ducournau,
la Giuria internazionale Orizzonti sarà
inoltre composta da: il regista e videoartista italiano Yuri Ancarani, il critico
cinematografico argentino Fernando
Enrique Juan Lima, la regista australiana Shannon Murphy, l’artista e regista statunitense RaMell Ross.
Julia Ducournau,
regista e sceneggiatrice francese. Si è fatta conoscere con il corto Junior,
che ha vinto un premio alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2011. Il suo
primo lungometraggio Raw - Una cruda verità è stato presentato
alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2016 e ha vinto il Premio FIPRESCI.
Il film ha partecipato a molti festival internazionali, inclusi Sundance e
Toronto, e ha ricevuto numerosi premi. Nel 2021, il suo secondo film, Titane,
è stato presentato a Cannes dove ha vinto la Palma d'Oro. Il film ha ricevuto
il plauso della critica, è stato presentato in festival importanti e ha
ottenuto molte nomination, incluse quelle per i premi BAFTA e César. Entrambi i
film sono stati distribuiti in tutto il mondo. Il suo terzo film, Alpha,
è stato recentemente presentato in Concorso a Cannes.
Yuri Ancarani,
regista e videoartista italiano. Ha esordito con il corto Il Capo (2010),
presentato a Venezia, seguito da Da Vinci (2012), incluso nel
Palazzo Enciclopedico, padiglione internazionale della Biennale d’Arte curata
da Massimiliano Gioni. Il suo primo lungo, The Challenge (2016), ha
ricevuto il Premio Speciale della Giuria Ciné+ nella sezione “Cineasti del
presente” a Locarno. Nel 2017 il «New York Times» lo ha inserito tra i registi
emergenti da seguire. Nel 2021 ha realizzato Atlantide, presentato
a Venezia nella sezione Orizzonti e candidato come Miglior Documentario ai
David di Donatello. È stato invitato nei più importanti festival
internazionali, tra cui Toronto, Hot Docs, IDFA, SXSW, Cinema du Reel, Full
Frame, True/False, Taipei, Rotterdam, Viennale e New Directors/New Films al
MoMA. Al suo lavoro sono state dedicate numerose mostre personali, tra cui:
Hammer Museum di Los Angeles (2014), Kunsthalle Basel (2018), Castello di
Rivoli (2019), Kunstverein Hannover (2022), MAMbo di Bologna (2023) e PAC di
Milano (2023), dove ha presentato in anteprima il suo ultimo
documentario, Il Popolo delle Donne (2023), anche selezionato
alle Giornate degli Autori. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e
private in tutto il mondo.
Fernando Enrique Juan Lima,
critico cinematografico argentino. È avvocato e dottore in legge e ricopre il
ruolo di giudice del contenzioso amministrativo. È stato vicepresidente
dell'Istituto Nazionale di Cinematografia e Arti Audiovisive della Repubblica
Argentina (INCAA) dal 2017 al 2018 e presidente del Mar del Plata IFF dal 2020
al 2024. È un critico cinematografico che lavora per la carta stampata («El
Amante/Cine», «Otros Cines», «Diario BAE», «Diario Crónica» e «Escribiendo
Cine»), la TV (Cinema Mon Amour) e la radio (La Autopista del Sur).
Ha fatto parte di giurie di festival a Torino, Pechino, Shanghai, Chicago,
Montevideo, Mar del Plata, San Sebastián, Tallinn Black Nights e Lima. Vota per
i Golden Globe ed è membro dell'Accademia del Cinema Argentino. È presidente
dell'Associazione degli Amici del Museo del Cinema di Buenos Aires.
Shannon Murphy,
regista teatrale, televisiva e cinematografica australiana. Nel doppio ruolo di
regista e produttrice esecutiva ha realizzato Dying for Sex di
Liz Meriwether, con Michelle Williams e Jenny Slate, per FX, e Dope
Girls di Polly Stenham per Bad Wolf e la BBC. Il suo primo film Babyteeth,
interpretato da Essie Davis, Ben Mendelsohn e Eliza Scanlan, è stato in
concorso a Venezia, dove Toby Wallace ha ricevuto il Premio Marcello Mastroianni
come miglior attore emergente. Nel 2021 ha ricevuto una nomination ai BAFTA
come miglior regista per Babyteeth e nello stesso anno ha
vinto il premio Kering's Women in Motion a Cannes. Babyteeth è
stato nominato come miglior film internazionale ai BIFAS e ha vinto 9 AACTA
Awards. Shannon ha diretto 2 episodi di Killing Eve per BBC
America/Sid Gentle e un blocco di episodi della serie comedy Dave per
Temple Hill/FX.
RaMell Ross,
artista statunitense, regista, scrittore e documentarista liberato. Il suo documentario Hale
County This Morning, This Evening ha vinto il Premio speciale della
giuria per la visione creativa al Sundance e il Peabody Award. È stato inoltre
candidato all'Oscar e all'Emmy Award. I ragazzi della Nickel, da
lui diretto, è stato eletto miglior film del 2024 dal «The Atlantic», dal «New
York Times», dal «New Yorker» e da IndieWire, ed è stato nominato per la
migliore sceneggiatura non originale e per il miglior film agli Academy Awards.
RaMell è stato eletto miglior regista del 2024 dai Film Critics
Circle di New York e Londra. La sua prima monografia, Spell,
Time, Practice, American, Body, pubblicata da MACK, è stata selezionata per
l'Aperture Book Prize e il Kraszna-Krausz Photography Book Award, ed inserita
nella lista del Deutsche Börse Photography Foundation Prize. Le sue opere sono
presenti in varie collezioni permanenti come il Museum of Modern Art, il
Victoria and Albert Museum e il Virginia Museum of Fine Arts. È professore
associato di arte presso il dipartimento di Arti visive della Brown University.
La Giuria Orizzonti assegnerà
– senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior
film, Premio Orizzonti per
la migliore regia, Premio Speciale
della Giuria Orizzonti, Premio
Orizzonti per la miglior interpretazione femminile, Premio Orizzonti per la migliore
interpretazione maschile, Premio
Orizzonti per la miglior sceneggiatura, Premio Orizzonti per il miglior
cortometraggio.
Presieduta dalla regista scozzese Charlotte Wells, la giuria
internazionale Venezia Opera Prima
“Luigi De Laurentiis” sarà inoltre composta da: la regista,
produttrice ed ex giornalista franco-tunisina Erige Sehiri; il regista e sceneggiatore italiano Silvio Soldini.
Charlotte Wells,
regista scozzese che vive a New York. Il suo primo lungometraggio, Aftersun,
interpretato da Paul Mescal e Frankie Corio, è stato presentato in anteprima
alla Semaine de la Critique di Cannes. Per la sua interpretazione, Mescal è
stato candidato all'Oscar come miglior attore. Wells ha vinto i premi BAFTA,
BIFA, DGA, Gotham, Independent Spirit e NBR come migliore opera prima per Aftersun.
In precedenza, ha scritto e diretto tre cortometraggi come studentessa del
programma a doppio titolo MBA/MFA, presso la NYU.
Erige Sehiri,
regista, produttrice ed ex giornalista franco-tunisina. Nel 2018 ha diretto
l'acclamato documentario As-Sekka. Nel 2022 ha scritto, diretto e
prodotto il suo primo film, Il frutto della tarda estate, che nel
2021 ha partecipato a Final Cut in Venice, il progetto del Venice Production
Bridge. Il film è stato presentato alla Quinzaine des cinéastes di Cannes ed è
stato selezionato per rappresentare la Tunisia agli Academy Awards del 2023.
Sehiri è una sostenitrice della libertà di espressione e dell'alfabetizzazione
mediatica. È cofondatrice della webzine INKYFADA e della ONG tunisina Al KHATT.
È membro fondatore del collettivo Rawiyat-Sisters in Film, che sostiene le
donne registe del mondo arabo e della diaspora. Promis le ciel, il
suo secondo film, è stato presentato nella sezione Un Certain Regard di Cannes.
Silvio Soldini,
regista e sceneggiatore italiano. Esordisce nel lungometraggio con L’aria
serena dell’ovest (1990), che lo fa notare come uno dei giovani autori
italiani più interessanti. Nel 1993 presenta a Venezia Un'anima divisa
in due, Coppa Volpi a Fabrizio Bentivoglio per la migliore interpretazione
maschile. Nel 2000 il suo film Pane e tulipani diventa un
grande successo di pubblico vincendo 9 David di Donatello. Seguono altri 8
lungometraggi, tra cui Agata e la tempesta (2004), Giorni
e nuvole (2007), Il colore nascosto delle cose (2017),
presentato a Venezia, e vari documentari tra cui Per altri occhi, Il
fiume ha sempre ragione, e Un altro domani. Il suo ultimo film,
una produzione internazionale con un cast interamente tedesco, è Le
Assaggiatrici, tratto dal romanzo omonimo di Rosella Postorino e
distribuito in Italia nel 2025.
La Giuria del Premio Venezia Opera Prima assegnerà senza possibilità di ex
aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse
sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni Autonome e
Parallele), il Leone del Futuro –
Premio Venezia Opera Prima
“Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione
da Filmauro, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.

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