di Silvia Sottile
Presentato in anteprima mondiale al Bif&st 2025, in concorso internazionale nella sezione Meridiana, Afrodite, il nuovo film di Stefano Lorenzi, con Ambra Angiolini, Giulia Michelini, Gaetano Bruno, Francesco La Mantia, sarà nelle nostre sale dal 31 luglio, distribuito da Altre Storie.
Ispirato a fatti realmente accaduti e girato
interamente in Sicilia, tra le saline di Trapani e il mare tra Levanzo e
l’Isola Formica, Afrodite affonda
le sue radici in una delle pagine più oscure e poco esplorate della cronaca
italiana. Siamo negli anni ’90: nelle profondità del mare giace un relitto
militare della Seconda Guerra Mondiale. Ma quel relitto non custodisce solo
ruggine e storia: è una miniera di tritolo. Ed è lì, sotto cinquanta metri
d’acqua, che la mafia va a fare scorta.
Ludovica (Ambra
Angiolini), sommozzatrice professionista, si ritrova costretta a
lavorare per la criminalità organizzata, vittima di un ricatto legato ai debiti
dell’uomo che amava. A tenerla d’occhio è Rocco (Gaetano Bruno),
intermediario spietato e manipolatore. Insieme a loro, in quella salina
abbandonata e isolata dal mondo, c’è Sabrina (Giulia
Michelini), giovane donna cresciuta dentro la prigione di una relazione
tossica, convinta di non meritare altro. Ogni immersione nel relitto è una
discesa nella paura, ogni risalita una lotta per non affondare del tutto. Tra
le due donne nasce qualcosa di inatteso, un legame che sfida le logiche di
potere, l’oppressione, la legge del silenzio. In un mondo governato da uomini e
da leggi non scritte, la loro complicità è la scintilla che può far saltare
tutto.
Afrodite è
un film che mescola il thriller emotivo alla tensione storica, portando sul
grande schermo un mistero rimasto sepolto tra gli archivi giudiziari e i
fondali. Un’opera che, pur raccontando una storia ambientata trent’anni fa, ci
parla con forza del presente: di controllo e di liberazione, di violenza
patriarcale e di resistenza femminile, di amore come possibilità di salvezza.
“Il mare, in questo film, è prigione e
salvezza. È silenzio che custodisce verità inconfessabili. Ma è anche l’unico
luogo dove due donne, inchiodate a un destino che non hanno scelto, possono
ritrovare la libertà e la propria voce.” —
afferma Stefano Lorenzi.
Con riprese subacquee d’eccezione, realizzate da un
team tecnico altamente specializzato e oltre 36 ore di immersione in soli 10
giorni di lavorazione, Afrodite si
propone come un’esperienza visiva potente e sensoriale. A rendere ancora più
straordinaria l’impresa sono Ambra
Angiolini e Giulia
Michelini, che hanno affrontato una sfida fuori dal comune: non si sono
limitate a interpretare i loro ruoli, ma si sono immerse – letteralmente – nel
cuore del film. Le due attrici, con dedizione e coraggio, si sono sottoposte a
un lungo percorso di preparazione fisica e psicologica, conseguendo il brevetto
da sub e affrontando in prima persona le immersioni in profondità. Un impegno
raro, che dona autenticità e intensità a ogni inquadratura. Un viaggio unico
nel suo genere: il primo film italiano con oltre 35 minuti di sequenze subacquee, che trascinano lo
spettatore in una dimensione nuova, mai esplorata prima nel nostro cinema.
La luce, il mare, i corpi delle protagoniste guidano
lentamente il pubblico in un racconto sospeso tra noir mediterraneo e dramma
psicologico. Una Sicilia inedita, lontana da ogni cliché, intrisa di bellezza e
minaccia, è il vero cuore pulsante di questa storia. Una terra che non fa solo
da sfondo, ma diventa destino.
Qui il trailer ufficiale:



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