sabato 18 febbraio 2017

“Resident Evil – The Final Chapter”: il capitolo conclusivo della saga



di Silvia Sottile

  
Resident Evil – The Final Chapter, scritto, diretto e prodotto da Paul W. S. Anderson e interpretato, così come i precedenti, da Milla Jovovich, è il sesto e ultimo episodio della saga cinematografica basata sui noti videogiochi survival horror Resident Evil.


Dopo un brevissimo riassunto iniziale che serve a riepilogare (o introdurre, se si tratta di neofiti) le vicende agli spettatori, veniamo catapultati in media res. Dopo gli eventi di Resident Evil Retribution l’umanità è ridotta ai minimi termini. Alice deve tornare nel punto in cui è iniziato l'incubo, Raccoon City, dove la Umbrella Corporation sta organizzando un attacco finale senza precedenti contro i sopravvissuti. In una corsa contro il tempo Alice unirà le proprie forze con i suoi vecchi amici, a cui si aggiungeranno nuovi e improbabili alleati, in una battaglia ricca di azione contro orde di non morti e nuovi mostri mutanti, per recuperare un antidoto al virus T. Fra la perdita delle sue capacità sovrumane e l'imminente attacco dell'Umbrella, questa sarà l’avventura più difficile di Alice: cercare di salvare il genere umano che rischia l’oblio. 


In realtà la trama è poco più che un pretesto, che serve a giustificare le adrenaliniche scene d’azione che mantengono il ritmo frenetico ed esagerato. Zombie, esplosioni infuocate, calci rotanti, cruente uccisioni all’ultimo sangue, mille pericoli e un’eroina incontrastata: Milla Jovovich nei panni di Alice. È lei che con la sua fisicità, i suoi movimenti atletici, la sua bellezza, la sua bravura e il suo amore per questo personaggio, riesce a tenere la pellicola e a renderla accattivante, così come del resto è stata la protagonista indiscussa di tutta la saga. L’attore scozzese Iain Glenn ricopre il ruolo  dell’antagonista,  il Dr Alexander Isaacs. Nel cast anche Ruby Rose, Ali Larter, Shawn Roberts, William Levy e Eoin Macken.


Un montaggio serrato (con un massiccio uso della slow motion),  gli effetti speciali e la colonna sonora roboante riescono a compensare una sceneggiatura confusa, condita da prevedibili colpi di scena. Ma, come abbiamo già detto, la storia in realtà conta poco, ben più importante è l’azione che mantiene un ritmo da videogioco,  egregiamente trasportato al cinema. Peccato che il 3D si riveli un po’ fastidioso. La fotografia eccessivamente cupa riflette invece ottimamente l’atmosfera da imminente fine del mondo.


Resident Evil – The Final Chapter  ha sicuramente molti difetti, eppure si guarda con estremo piacere e risulta scorrevole e avvincente, quasi una sorta di guilty pleasure. In fondo basta prendere questo film per quello che è: svago allo stato puro senza troppe pretese. Imperdibile per gli appassionati ma godibile anche per chi si avvicina per la prima volta a questa saga.  


Nelle nostre sale dal 16 febbraio. Sarà davvero la fine di tutto?

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