venerdì 17 febbraio 2017

"Manchester by the Sea": un intenso e toccante dramma familiare



di Silvia Sottile


Presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2016 e successivamente alla Festa del Cinema di Roma in selezione ufficiale, Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan è un intenso e struggente dramma familiare, sorretto dalla straordinaria interpretazione di Casey Affleck che, dopo aver vinto per questo ruolo Golden Globe e Bafta, punta all’Oscar come miglior attore protagonista.


Dopo l'improvvisa morte del fratello maggiore, Lee Chandler (Affleck), un idraulico di Boston, si vede costretto a tornare nella sua città natale, Manchester by the Sea, dove scopre di essere stato nominato tutore del nipote sedicenne Patrick (Lucas Hedges – candidato all’Oscar come miglior attore non protagonista). Lee dovrà fare i conti con il suo passato, funestato da una dolorosa tragedia. Da segnalare anche la presenza di Michelle Williams che, nonostante la breve durata delle sue scene, lascia il segno, tanto da meritare la nomination come migliore attrice non protagonista.


Lonergan, autore anche della delicata sceneggiatura (per cui ha appena vinto un Bafta), riesce a costruire un dramma privo di scene madri violentemente urlate, che entra lentamente e con dolcezza dentro l’anima, toccando tutte le corde emotive dello spettatore. La tragedia è sussurrata, senza bisogno di alcun artificio per strappare lacrime, e forse proprio per questo l’angoscia in certi momenti è così intensa da star male. Manchester by the Sea, forte di una regia impeccabile e di una scrittura accurata, alterna due piani temporali, il presente e il passato, attraverso flashback che solo intorno alla metà della pellicola lasciano emergere pian piano il dramma che ha devastato l’esistenza di Lee fino a farci comprendere finalmente la portata del dolore che quest’uomo ha dovuto affrontare e che porta ancora dentro di sé. Eppure nei dialoghi e nei silenzi tra zio e nipote c’è spazio non solo per gli scontri ma anche per un’inaspettata e affettuosa  ironia, capace di alleggerire la tensione evitando così che la tristezza diventi eccessiva. 


La lunga durata (135 minuti) non pesa minimamente, del resto ci si affeziona talmente ai personaggi da provare reale empatia per le loro emozioni. Merito indubbiamente delle intense e toccanti interpretazioni di tutti i protagonisti, in particolare, come dicevamo, di Casey Affleck, che dimostra di possedere grandi doti attoriali, un enorme talento drammatico e un’espressività tale da essere in grado di recitare anche solo con gli sguardi o poche sofferte parole.



I  meravigliosi paesaggi costieri del Massachusetts, ritratti al meglio grazie alla fotografia dai toni desaturati, sono l’ideale per lo svolgersi di un dramma di tale portata, ed entrano nel cuore al pari dei protagonisti. Sembra quasi di passeggiare insieme a loro in riva al mare, in quei luoghi in cui la natura ha realizzato qualcosa di magico.


Manchester by the Sea, al cinema dal 16 febbraio, è un dramma intimo e profondo che tocca anima e cuore. A nostro avviso il miglior film dell’anno. Non è certo un caso che abbia ricevuto 6 candidature agli Oscar, tra cui miglior film e miglior regia. Un capolavoro imperdibile.

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