sabato 5 novembre 2016

"Sausage Party - Vita segreta di una salsiccia": l'irriverente film di animazione per adulti

di Silvia Sottile





Le varie merci di un supermercato attendono con impazienza di essere acquistate dagli esseri umani, considerati Dei, per poter così andare nel “Grande Oltre” – prima della data di scadenza – visto e immaginato come una sorta di Paradiso. In particolare la salsiccia Frank e la panina Brenda non vedono l’ora di unirsi (in senso letterale e naturalmente sessuale, entrando l’uno nell’altra) in un hot dog. Qualcosa al momento dell’acquisto va storto e accidentalmente scoprono che in realtà nell’Oltre non si vive felici e contenti, ma gli Dei altro non sono che mostri sanguinari che li uccidono per mangiarli o usarli. Sta allora a Frank avvisare tutte le altre merci (deperibili e non) per innescare una ribellione e godersi la vita, liberi da ogni inibizione.



Sausage Party è nelle intenzioni un film irriverente e disinibito, una pellicola di animazione per adulti, di genere comico-demenziale. In realtà la trama è piuttosto esile e tutta la storia altro non è che un lungo preambolo, un banale pretesto per giungere al gran finale orgiastico. L’orgia conclusiva (tra i vari cibi animati) è infatti ciò a cui si allude e si tende fin dall’inizio, a forza di battute sboccate, inevitabili doppi sensi con forti ed evidenti riferimenti a sfondo sessuale e linguaggio scurrile, per un film eccessivamente volgare e a tratti sconcertante senza però risultare godibile. La storia infatti si dipana senza particolari guizzi; ciò che colpisce è più l’assurdità surreale partorita dalle menti  di Seth Rogen ed Evan Goldberg (produttori e sceneggiatori, il primo anche doppiatore in versione originale della salsiccia Frank). Lo svolgimento è talmente demenziale da non rivelarsi neanche particolarmente divertente, le gag troppo (e anche inutilmente) spinte non portano da nessuna parte, a sottolineare come alla base del film non ci fossero idee originali né creative. Oltre a Seth Rogen, gli altri doppiatori originali sono Kristen Wiig (Brenda), Jonah Hill, Edward Norton, Salma Hayek, James Franco e Paul Rudd.



Quel poco che poteva esserci di realmente provocatorio, come un pizzico di critica sociale nei confronti degli esseri umani (rigorosamente americani), grassi, drogati e golosi di cibo spazzatura, si perde nei meandri di una comicità volgare, infantile e per nulla pungente che alla lunga annoia e nell’insieme delude.

A tratti sembra quasi di guardare una brutta (ed oscena) copia di Toy Story con i cibi al posto dei giocattoli, molto inferiore anche a livello visivo e per qualità dell’ animazione, del resto i livelli della Disney e della Pixar sono difficilmente raggiungibili.



Dicevamo, dunque, che tutta la trama porta a questa liberatoria scena finale sessualmente spinta, un’esplosione orgiastica a cui si puntava fin dall’inizio. Eppure, a nostro avviso, la scena migliore della debole pellicola diretta da Greg Tiernan e Conrad Vernon non è certamente questa, bensì quella in cui, una volta usciti dal supermercato, i vari prodotti alimentari scoprono il destino crudele che li attende nel Grande Oltre e vengono “uccisi”, triturati e mangiati; scena peraltro già abbondantemente spoilerata nel trailer.



Ricordiamo che Sausage Party, nelle nostre sale dal 31 ottobre, è una pellicola per adulti. Negli Stati Uniti il film ha ricevuto una classificazione “R”, ovvero vietato ai minori di 17 anni “per contenuti esplicitamente sessuali e linguaggio scurrile”, in Italia è vietato ai minori di 14 anni non accompagnati da un adulto. Raccomandiamo dunque ai genitori di non portare i figli a vederlo.

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