domenica 27 novembre 2016

"Sing Street" - un gioiello cinematografico irlandese

di Silvia Sottile






Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2016 in collaborazione con Alice nella Città, e ancor prima al Sundance Film Festival,  Sing Street si è rivelato una delle migliori sorprese della stagione cinematografica. La pellicola, diretta da John Carney (Once, Tutto può cambiare) è davvero un piccolo capolavoro del cinema indipendente irlandese.

Dublino, anni ’80. Conor “Cosmo” Lalor (Ferdia Walsh-Peelo)  ha 14 anni, vive con i genitori (Maria Doyle Kennedy e Aidan Gillen) e il fratello maggiore Brendan (un Jack Reynor magistralmente in parte) a cui è molto legato. Ama particolarmente la musica che diventa per lui anche una forma di evasione dai problemi familiari (i genitori si stanno separando) ed economici (siamo in piena crisi in Irlanda). Dopo aver conosciuto Raphina (Lucy Boynton), aspirante modella, Conor decide di fondare una pop band con alcuni suoi compagni di scuola, al solo scopo di conquistarla.



Carney, che già nei suoi precedenti lavori aveva mostrato grande interesse per la musica, costruisce un film davvero splendido, in cui la romantica storia d’amore e il percorso di formazione e crescita del protagonista sono strettamente legati a una meravigliosa e coinvolgente colonna sonora pop/rock (rigorosamente anni ’80) che accompagna piacevolmente ogni elemento narrativo ed emotivo, suscitando tra l’altro una delicata sensazione di tenerezza che pervade lo spettatore anche dopo la visione della pellicola.

Sing Street, nelle nostre sale dal 9 novembre, è un delizioso film musicale/adolescenziale, delicato e commovente ma anche allegro e frizzante, grazie naturalmente alla scelta accurata delle canzoni (The Cure, Motorhead, Duran Duran, The Jam, Adam Levine, Spandau Ballet, ecc.) ma anche alla sceneggiatura impeccabile e alla straordinaria bravura dei giovani attori.

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