giovedì 6 novembre 2025

"Predator: Badlands" - La prima caccia. L'ultima occasione.

 di Valerio Brandi


Nell’universo, in una delle galassie lontane lontane dal nostro pianeta, c’è anche il mondo dove risiedono gli Yautja, una razza aliena di guerrieri predatori che vivono solo per combattere e cacciare. In uno dei clan più potenti c’è il protagonista di questa storia, Dek (Dimitrius Schuster-Koloamatangi). 

Costui, oltre ad essere ancora molto giovane, è considerato fin troppo debole per essere uno Yautja. L’unico che crede un minimo in lui è suo fratello Kwei (Mike Homik), il quale sacrifica tutto per concedergli una possibilità. Dek riesce a partire per il pianeta Genna per tentare di uccidere il Kalisk, un alieno talmente forte da essere temuto perfino da suo padre (interpretato sempre da Dimitrius Schuster-Koloamatangi). Una missione che sembra appunto impossibile. Forse la sola determinazione di Dek non sarà sufficiente. Avrà senz’altro bisogno di aiuto: del resto, anche un grande predatore come il lupo ha bisogno di un branco...  




Da quando Disney ha acquistato la FOX nel 2019, ha accolto davvero tanti alieni nella sua scuderia. Non parliamo solo di franchise che con la storia classica della Disney non c’entrano minimamente, ma anche di veri e propri mondi audiovisivi con protagonisti degli extraterrestri.  

Ad esempio l’universo di Alien ma anche quello di Predator, che tornano a riunirsi in questo lungometraggio diretto da Dan Trachtenberg, anni dopo Alien vs Predator 2 (2007). Per ora è solo un piccolo assaggio: sul pianeta Genna è solamente presente la Weyland-Yutani Corporation, compagnia protagonista sin dal primo Alien e che in questa occasione ha costruito gli umani sintetici (con Elle Fanning interprete sia di Thia che di Tessa) incaricati anche loro di cacciare il Kalisk.  

Per il resto, Predator: Badlands riprende molto sia l’estetica che alcuni elementi degli ultimi film di Star Wars e Avatar prodotti dalla Casa di Topolino.  

Abbiamo una base umana su Genna come su Pandora, e la piccola Bud è un compagno di viaggio che ricorda un po’ il Baby Yoda Grogu, ma anche l’esuberanza del Woola di John Carter. Siamo di fronte a un buddy movie tipicamente Disneyano, il classico canovaccio dell’avventuriero solitario che è costretto ad accollarsi un compagno di viaggio chiacchierone e un animaletto affettuoso ma anche molto combattivo. Molto variegata poi la popolazione indigena di Genna, con mostriciattoli che rimandano un po' a Monster Hunter di Paul W. S. Anderson, King Kong di Peter Jackson ma anche dei vermi giganti, stile Dune e Tremors




Di certo non si può accusare stavolta la Disney di poca originalità, perché Predators: Badlands, in base a quanto abbiamo detto finora, si è differenziato parecchio dalle sceneggiature dei precedenti capitoli cinematografici, in cui era sempre l’antagonista e mai il protagonista.  

Ma al tempo stesso queste sono caratteristiche fin troppo Disneyane per un franchise così ben definito come quello di Predator. Inoltre ci sono decisamente meno sangue e violenza in favore di molti più dialoghi e momenti avventurosi. Il pubblico affezionato a questo universo - ma anche quello generalista - sarà in grado di accettare questi cambiamenti?  

Lo sapremo da giovedì 6 novembre 2025, quando Predator: Badlands sarà al cinema, distribuito da The Walt Disney Company Italia. La versione italiana, oltre ad essere distribuita un giorno prima rispetto agli Stati Uniti, è anch’essa molto particolare, perché Predator: Badlands è un film quasi del tutto in lingua... aliena! 




La maggior parte dei dialoghi sono sottotitolati perché a parlare sono gli Yautja con una lingua inventata appositamente per loro ma, dato che i sintetici sono stati creati dagli esseri umani, loro parlano appunto le lingue della nostra Terra.  

Così nella nostra versione le due “sorelle” hanno entrambe la voce di Margherita De Risi, e gli altri pochi dialoghi che sentiamo durante il lungometraggio appartengono a Guendalina Ward (voce del Computer Madre) e ad Andrea Di Maggio ed Emanuele Ruzza (gli altri sintetici di sesso maschile). Doppiaggio italiano diretto da Francesco Venditti e con i dialoghi di Fiamma Izzo presso la Pumaisdue. Simona Romeo si è occupata dell’assistenza al doppiaggio, Matteo Flandina è stato il fonico mentre il film è stato mixato dallo studio Shepperton International. 


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