mercoledì 5 novembre 2025

"Anemone" - Non tutto è stato perdonato

 di Silvia Sottile


Daniel Day-Lewis è tornato.

Anemone di Ronan Day-Lewis sarà al cinema dal 6 novembre, distribuito da Universal Pictures, dopo la presentazione in anteprima ad Alice nella Città 2025, dove è stato premiato come miglior opera prima.

Daniel Day-Lewis, uno dei più grandi attori contemporanei, torna al cinema dopo otto anni di assenza, nel film Anemone, diretto da suo figlio Ronan Day-Lewis, presentato in prima mondiale al New York Film Festival. Nel cast anche Sean Bean, Samantha Morton, Samuel Bottomley, Safia Oakley-Green.

Il film di Ronan Day-Lewis con Daniel Day-Lewis, e scritto in coppia dai due, esplora i profondi e complessi legami familiari che esistono tra padri, figli e fratelli. Viaggi interiori e conflitti generazionali sono al centro di questa opera prima.




Anemone, ambientato nel nord dell'Inghilterra, racconta di un uomo che si avventura nei boschi per confrontarsi con il fratello che da anni vive come un eremita, intrappolato in un passato di violenza politica e personale. Il loro ricongiungimento sarà carico di tensione, ma a tratti tenero: un regolamento di conti che chiude una partita durata decenni.

Ronan Day-Lewis ha realizzato un film audace, onirico, immersivo e dirompente, che dimostra una complessità e una completezza inusuali da riscontrare in un'opera prima. Si rivela fondamentale in tal senso l'esperienza da pittore del regista che dà vita a un'atmosfera affascinante e totalizzante – resa tale anche dal sonoro – principalmente focalizzata sull’aspetto visivo, carico appunto di incredibili suggestioni pittoriche, grazie a una fotografia a dir poco strabiliante: diverse scene, di grande impatto visivo, sembrano quadri.

Non di minore impatto è il glorioso ritorno sulla scena di Daniel Day-Lewis, che interpreta un personaggio il cui passato non lo ha mai abbandonato. Un passato segnato dal trauma della guerra, dagli abusi e dall'assenza di un padre, i cui errori decide di non replicare.




Anemone è un film intenso e doloroso, in cui il dramma emotivo dei personaggi si riflette nell’atmosfera plumbea, dai toni cupi. Il film parla di passato, di traumi (abusi, violenze, guerra, conflitti interiori e familiari), di sensi di colpa e di segreti oscuri che pesano come macigni. Torna anche su una pagina nerissima di storia del Regno Unito, concausa della devastazione dell’animo del protagonista.

Ma Anemone è anche (e soprattutto) una storia di due fratelli e, ancor di più, di padri e figli, del delicato, a volte doloroso e conflittuale, ma sempre ineluttabile e inestricabile come un filo invisibile, rapporto tra un padre e un figlio.

È un film fatto di silenzi, di sguardi, di emozioni intense che emergono grazie alle straordinarie interpretazioni dei due protagonisti principali. Daniel Day-Lewis è un gigante della recitazione, un attore stratosferico che non ha affatto perso il suo smalto nella lunga assenza dagli schermi. È un immenso piacere vederlo di nuovo all’opera. Non ringrazieremo mai abbastanza il figlio Ronan per aver spinto suo padre a tornare. Gli fa da spalla e comprimario un ottimo Sean Bean, in questo toccante e risolutivo confronto fraterno, troppo a lungo rimandato.




Nessun commento:

Posta un commento