di Silvia Sottile
La gita scolastica di Una Gunjak arriverà nelle sale italiane dal 7 novembre distribuito da Trent Film. Insignito della menzione speciale al 76° Festival di Locarno, il film è stato designato dalla Bosnia - Erzegovina per la corsa al Premio Oscar® 2024 come Miglior Film Internazionale.
Il 6 novembre prossimo aprirà il Balkan Film Festival di Roma alla presenza
dell’autrice, e il 21 novembre prossimo sarà in concorso al Festival Cinema e Donne di Firenze.
Nel suo lungometraggio d’esordio, la cineasta di
Sarajevo Una Gunjak scrive e dirige una storia sulle leggerezze dell’adolescenza nel XXI secolo, sui suoi
sogni e sullo scontro con la realtà liquida di oggi. Protagonista è Iman, una
teenager che per gioco racconta alle compagne di scuola di essere andata a
letto con il ragazzo dei suoi sogni. Questa bugia apparentemente piccola finirà
per trascinare la ragazza in un vortice di aspettative, condanne e dogmi
sociali, di fronte alle quali Iman lotterà per la propria dignità femminile in
una società vittima di un ancestrale e persistente patriarcato.
“Qualche anno fa, quando la Bosnia
Erzegovina è stata scossa dallo scandalo di un gruppo di sette tredicenni della
stessa classe finite incinta durante una gita scolastica, le reazioni furono di
indignazione e incredulità.” - racconta la regista Una Gunjak - “Le ragazze
non furono solo giudicate, accusate e umiliate su media nazionali e piattaforme
digitali, ma la notizia delle precoci ragazze bosniache comparve persino sulla
stampa internazionale. Questa diffusione, alimentata dalla grancassa dei
predicatori moralisti locali, ha trasformato la storia in una isteria di massa.
La verità su cosa accadde realmente non conta più, e questo mi colpì; la mia
attenzione si concentrò ancora di più sulla verità personale di queste giovani.
Come gestiscono la loro sessualità ancora acerba? Cosa davvero guida le loro
azioni e i loro desideri nella società di oggi? Specialmente in una società
così chiaramente defunta come quella bosniaca. Vagamente ispirata a questa
storia vera, La gita scolastica si rapporta a queste domande sovvertendo
l’abituale narrative sul tema, adottando il punto di vista della protagonista
per parlare della società: di regole, di valori, della perenne violenza che
infligge agli individui. La storia personale di Iman è un veicolo per
riflettere su un ambito collettivo: la società in cui vive. Ho sentito su di me
l’urgenza e l’impegno di girare questo film” - conclude - “come
donna ormai ultratrentenne che sta districando I nodi della propria maturità
sessuale, come bosniaca che osserva la propria società e in particolare la
gioventù, e infine semplicemente come femminista.”
Qui il trailer ufficiale:
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