di Silvia Sottile
Un personaggio apparentemente distratto, dal temperamento flemmatico e sornione, che si lascia guidare dal suo istinto, dalla curiosità: Giuseppe Battiston è Stucky, l’ispettore di Polizia protagonista dell’omonima serie tv – liberamente ispirata ai romanzi di Fulvio Ervas – in onda da mercoledì 30 ottobre in prima visione su Rai 2 e RaiPlay (lunedì 28 ottobre il primo episodio in anteprima su RaiPlay).
Origini persiane, fine osservatore del mondo che lo
circonda, l’ispettore Stucky, in forza alla Questura di Treviso, si muove a
proprio agio nelle pieghe oscure del nord-est italico: tra vecchi centri
storici, periferie postmoderne e campagne sonnolente, affronta di volta in volta
i casi più spinosi, dove lo studio di un delitto non è solo finalizzato alla
soluzione, ma anche – e soprattutto – un pretesto per osservare e indagare la
condizione dell’animo umano.
Compagni di viaggio di Stucky in tutti e sei gli
episodi, sono il medico legale Marina – interpretata da Barbora Bobulova – con
cui l’ispettore ha un rapporto di intensa e un po’ maldestra intimità, l’oste
Secondo – l’attore Diego Ribon – suo consigliere e mentore, e i due poliziotti
a lui assegnati, Guerra e Landrulli, (gli attori Alessio Praticò e Laura
Cravedi) che hanno imparato ad amarlo, ma non sempre a capirlo. Sullo sfondo,
la bella Treviso, città ancora poco presente nell’immaginario cinematografico e
televisivo.
Diretta da Valerio Attanasio, la serie Stucky è composta da 6 episodi da 60’.
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