domenica 27 gennaio 2019

#UnescoMovie – "Black Panther" (2018)

di Diletta Nicastro





Il 22 gennaio sono uscite le nominations agli Oscar, con Roma e La favorita che ne hanno collezionate 10, davanti a Vice e A star is born (entrambe con 8). Ma il film che ha richiamato di più l’attenzione è stato Black Panther, il primo film di supereroi Marvel a raggiungere una candidatura come miglior film (in tutto le nominations sono 7). La sorpresa di alcuni, la (falsa?) indignazione di altri, l’entusiasmo di altri ancora e lo stupore di un po’ tutti ha fatto sì che per tutto il 22 gennaio l’hashtag #BlackPanther fosse di tendenza sui social.


Non entrando nel merito artistico (qui la recensione di Silvia Sottile), è sinceramente bello vedere come l’Academy per una volta abbia deciso di inserire nei finalisti un film che vanta record incredibili: Black Panther, infatti, non solo ha sbancato al botteghino nel 2018 (è di gran lunga il film più visto dell’anno), ma è anche il film di supereroi che ha guadagnato di più nella storia (davanti quindi a vari film degli Avengers, che sono al secondo, terzo e quinto posto) ed è il terzo incasso di tutti i tempi negli Usa (dietro a Il risveglio della forza e Avatar) e il nono nel mondo.



Diciottesimo film della Marvel Cinematic Universe (Universo iniziato ufficialmente nel 2008 con Iron Man), Black Panther è stato presentato a Los Angeles il 29 gennaio 2018 (altro dato insolito, in quanto spesso l’Academy premia film usciti sul finire dell’anno) ed è arrivato in Italia il 14 febbraio. Le riprese principali sono state effettuate tra il gennaio e l’aprile del 2017. 

Tra le magnifiche location utilizzate per rappresentare il fittizio regno di Wakanda (nominato per la prima volta nel 1966 in un volume de I fantastici quattro) è stato anche utilizzo un sito Unesco assolutamente mozzafiato: le cascate dell’Iguazu situate in Argentina e Patrimonio Mondiale dal 1984.

Queste spettacolari cascate, lunghe più di due chilometri, rappresentano le Warrior Falls, il luogo dove avviene l’incoronazione del Re di Wakanda.


“Il team di produzione di Black Panther è venuto a visitare le cascate ed ha deciso di girare qui, perché aveva bisogno di una potente espressione scenica della natura. I parchi stessi sono stati creati per proteggere la memoria delle caratteristiche delle nazioni e della fauna selvatica. In questo senso, il cinema può aiutare a promuovere e diffondere queste magnifiche espressioni del pianeta Terra”, ha dichiarato Ivan Baptiston, a capo dell’Iguazu National Park, secondo quanto riportato su Bazil.gov.br. “Le cascate servono come scenario per una fiction d’azione e d’avventura che però ha dei riflessi incredibilmente ricchi sulla nostra realtà”, conclude l’articolo.

Le scene del combattimento stesso, ovviamente, non sono state girate realmente alle cascate (sarebbe stato assai pericoloso da una parte e non rispettoso dell’ambiente dall’altra) ma in studios con la tecnica del blue screen e lo scenario (come spiegato da Baptiston) è stato aggiunto solo in post produzione, con risultati mozzafiato.


Questa location ha indubbiamente incantato i telespettatori, i quali, a volte, sono rimasti sorpresi che esistesse davvero questo luogo frastornante e di una bellezza impressionante. I primi dati dicono che il turismo alle cascate sia aumentato nel 2018 proprio grazie al film (sono nati molti tour Visit Wakanda per vedere i luoghi dell’incoronazione). I dati del 2019 diranno se questa tendenza sarà destinata ad aumentare o a diminuire…

Ecco la motivazione per cui Iguazu National Park è Patrimonio Naturale dal 1984:
“La cascata semicircolare al centro di questo sito è alta circa 80 metri ed ha un diametro di 2.700 metri. E’ situata su una linea basaltica che attraversa il confine tra Argentina e Brasile. Costituito da numerose rapide che producono vasti spruzzi d’acqua, è una delle cascate più spettacolari al mondo. La foresta pluviale subtropicale circostante ha oltre 2.000 specie di piante vascolari e ospita la fauna tipica della regione: tapiri, formichieri giganti, scimmie urlatrici, ocelot, giaguari e caimani”.



2 commenti:

  1. Grazie Diletta, molto interessante !
    Il film non l'ho visto, ma l'articolo mi è piaciuto molto: non le conoscevo queste cascate e senza te avrei pensato che fosse un luogo di fantasia costruito interamente al computer...
    Un abbraccioooooooooooooooo, graze del post sulla pagina fb !

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