Le Confessioni è un film (coproduzione internazionale) di Roberto Andò. La tematica è di forte attualità politico economica, le ambizioni elevate, il cast d'alto livello: Toni Servillo, Pierfrancesco Favino, Connie Nielsen (la Augusta Lucilla de Il Gladiatore), Daniel Auteuil, Marie-Josée Croze e Lambert Wilson. Auteuil è Daniel Roché, il direttore del Fondo Monetario Internazionale, che al G8, oltre ai ministri dell'economia di vari paesi, ha invitato anche tre personaggi esterni, tra cui il monaco Roberto Salus (Servillo). L'ambientazione è dunque tutta all'interno di questo asettico hotel sul Mar Baltico, tra giallo etico e dramma morale, incentrato sui segreti di cui potrebbe essere a conoscenza l'integerrimo Salus attraverso il sacramento della confessione. Ambizioni eccessive, dicevamo, e realizzazione che ricorda molto Sorrentino, per un film surreale, filosofico (quasi metafisico), poco concreto e molto confuso. Recitazione forzata (lo stesso Servillo si mostra sempre supponente) e ritmo lento, ne fanno un lavoro troppo autoriale ed eccessivamente pretenzioso e quindi, a conti fatti, deludente. Non bastano la splendida fotografia (di Maurizio Calvesi) dalle tonalità spente o le penetranti e intense musiche del premio Oscar Nicola Piovani (La vita è bella) ad alleggerire la pesantezza di intenti non supportata (né tanto meno compensata) da un valido risultato. Eppure ha un'aura poetica che riesce a coinvolgere.
Dal 21 aprile al cinema.
Foto (in conferenza stampa) di Silvia Sottile: Pierfrancesco Favino (ministro italiano), il regista Roberto Andò, Toni Servillo (Salus), Connie Nielsen (Claire Seth).
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