sabato 2 aprile 2016

Mini recensioni: "Room" - "Suffragette" - "Brooklyn"


 ROOM

Room è tratto dal romanzo "Stanza, letto, armadio, specchio", liberamente ispirato ad un drammatico caso di cronoca nera. Racconta la storia di una giovane donna (interpretata dalla straordinaria e intensa Brie Larson, meritatamente vincitrice dell'Oscar come migliore attrice protagonista) rapita e segregata per anni in una stanza, e del bambino che nel frattempo ha dato alla luce, Jack (magistralmente interpretato dal piccolo Jacob Tremblay che dimostra di essere un vero talento cinematografico nonostante la giovanissima età). Il film (che ha riscosso un enorme successo di critica) è davvero profondo, intenso, toccante, commovente, angosciante ma anche incredibilmente luminoso... probabilmente perchè l'abilità del regista (Lenny Abrahamson) sta nel cercare di farci vivere le vicende e soprattutto le forti emozioni dal punto di vista del bambino. Un bambino convinto che la "stanza" rappresenti tutto il suo mondo, e poi l'improvvisa scoperta di tutto ciò che c'è all'esterno, mentre la madre dovrà riprendere le redini di una vita che non riconosce più. Ci si immedesima nelle sensazioni, si alternano momenti riflessivi ad altri dinamici: storia avvincente e commovente dal primo all'ultimo istante, mai noiosa. Io lo consiglio caldamente, è davvero un gioiello del cinema indipendente. Capolavoro (termine abusato ma decisamente calzante in questo caso). Ricordiamo che è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma.


SUFFRAGETTE

In un momento storico in cui purtroppo si parla ancora di diritti negati, trovo importante fermarsi a riflettere su quelle donne che hanno lottato contro tutto e tutti in nome di un diritto fondamentale: è grazie a loro che oggi le donne votano! In Italia fino a 70 anni fa non era così...
La strada per la parità è ancora lunga, molti diritti fondamentali non sono ancora riconosciuti... che la battaglia di queste donne sia ricordata con onore e ci serva da stimolo per continuare a lottare per ciò che è giusto in materia di diritti civili!
PS: Suffragette di Sarah Gavron è un bel film, che affronta questo tema così importante (ovvero le prime dure lotte delle donne per ottenere il diritto di voto nell'Inghilterra di inizio '900) con cognizione di causa, ottima e impeccabile ricostruzione storica, attraverso le vicende di Maud Watts, una donna comune, sottomessa al marito e al padrone della lavanderia dove lavora in condizioni inumane (evidenziando la drammatica condizione della donna all'epoca). Bravissime Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Anne-Marie Duff, Romola Garai e Meryl Streep col suo incisivo cameo. Un gran cast al femminile. Consigliato‬.

BROOKLYN


Un bel drammone romantico/sentimentale, di quelli che piacciono tanto a me! Bellissima la fotografia pastello, aiutata dai meravigliosi paesaggi irlandesi e Newyorkesi, oltre che dal mare, sempre affascinante. Una storia coraggiosa di immigrazione, ambientata negli anni '50. La protagonista è Eilis (una straordinaria Saoirse Ronan) che emigra dall'Irlanda agli Stati Uniti (Brooklyn, New York) dilaniata dalla nostalgia di casa ma determinata a costruirsi un futuro migliore... e naturalmente indecisa tra due uomini che hanno fatto breccia nel suo cuore. Si tratta di un dramma classico, ben costruito, lineare, gradevole e coinvolgente, ma una domanda sorge spontanea: cosa ci fa tra i film candidati agli Oscar? Bello sì, ma non fino a questo punto. Giusta la candidatura per la Ronan come migliore attrice protagonista, eccessiva quella come miglior film. Nel cast anche Emory Cohen e l'immancabile Domhnall Gleeson. Comunque visione piacevole e godibile. Brooklyn è diretto da John Crowley.


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