mercoledì 3 aprile 2019

#UnescoMovie – Lady Oscar (1979)

di Diletta Nicastro



Dal 4 al 7 aprile torna Romics, rassegna internazionale su fumetto, animazione, cinema e games, organizzata dalla Fiera di Roma e da ISI.Urb e giunta alla XXV edizione. Se l’anno scorso, per celebrare questo evento unico per gli appassionati, abbiamo dedicato il nostro #UnescoMovie a Mademoiselle Anne, quest’anno racconteremo un anime emblematico: Lady Oscar.

Tratto dal manga Versailles no bara del 1972-1973 di Ryoko Ikeda (mangaka insignita del Romics d’Oro nella X edizione della rassegna), l’anime è stato realizzato dalla Tokyo Movie Shinsha nel 1979, con la regia di Tadao Nagahama (ep. 1-4 e 5-17) e Osamu Dezaki (ep 5 e 18-40).

Lady Oscar ripercorre la storia francese dal 1770, con l’arrivo di una giovanissima Maria Antonietta a Parigi come promessa sposa del delfino di Francia, fino alla rivoluzione francese con la presa della Bastiglia (giorno in cui morì Lady Oscar) e la conseguente cattura e morte dei reali (Maria Antonietta fu decapitata nel 1793).



Anime dal disegno splendido, Lady Oscar ha l’obiettivo di raccontare un pezzo di storia attraverso l’occhio di un personaggio fittizio (non a caso alla base del manga della Ikeda vi è la biografia di Maria Antonietta scritta da Stefan Zweig nel 1932). E se la ricostruzione storica è stata eseguita con estrema cura, lo stesso si può dire per la riproduzione dei luoghi in cui si svolsero realmente i fatti raccontati; in primo luogo la reggia di Versailles, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1979 (lo stesso anno dell’uscita dell’anime in Giappone – in Italia arrivò nel 1982).

I due disegnatori Shingo Araki e Michi Himeno hanno così dato vita ad una reggia scintillante, affascinante e particolareggiatissima, per mostrare a tutto tondo stanze, giardini, fontane.

 Galleria degli Specchi

Per gli esterni si passa dal Carro del Sole di Apollo, di Jean-Baptiste Tuby (lo scultore preferito di Luigi XIV) alla statua equestre di Luigi XIV realizzata in bronzo da Pierre Cartelllier (1757- 1831), visibile nell’episodio 15, alla Fontana di Latona, realizzata da Gaspard Marcy nel 1670 (e visibile spesso nel corso dell’anime).

Particolarmente amato anche il Tempietto dell’amore (costruito tra il 1777 e il 1778 dall’architetto Richard Mique), riprodotto anche in due degli otto francobolli commemorativi di Versailles no bara usciti nel giugno 2011 (sedicesima edizione della serie filatelica nipponica  Heroes and Heroines of Animes) e disegnati da Michi Himeno.

 Francobolli commemorativi

Anche gli interni sono ricchissimi di particolari. In primis non si può non ricordare la Galleria degli Specchi, dove vi è la memorabile apparizione di Lady Oscar nei panni di una donna (episodio 25 Cuore di donna). La minuziosità, tuttavia, è ovunque: dalla camera della regina alla camera del Re, dal Salone da Pranzo fino alle scalinate.

Questa straordinaria attenzione ai dettaglia ha permesso ad un’intera generazione di conoscere (ed amare) la reggia e di far fare dei giri turistici anche solo davanti alla televisione, tanto che ancora oggi è possibile leggere su TripAdvisor commenti dei bambini di allora che consigliano assolutamente una visita a Versailles perché “è impossibile non andarci se ti senti come Lady Oscar”.

 Foto diffusa da Lega Nerd

Curiosità: a 40 anni di distanza Lady Oscar è ancora di gran moda, tanto che il Pesce d’Aprile più pazzesco legato al cinema o alla televisione è stato legato proprio al manga della Ikeda. Lega Nerd ha infatti diffuso la notizia (in forma di comunicato stampa) che Netflix aveva avviato la produzione una nuova serie live action con il titolo Sir Oscar. Il protagonista sarebbe dovuto essere, infatti, un uomo: lo statunitense Ezra Miller (Animali fantastici e dove trovarli). Nell’arco di 24 ore si sono subito scatenati commenti e reazioni dei fan più appassionati…

La motivazione per cui il Palazzo e i Parchi di Versailles sono stati inseriti nel Patrimonio Culturale nel 1979:

“La Reggia di Versailles è stata la residenza principale dei re francesi dai tempi di Luigi XIV a Luigi XVI. Impreziosito da diverse generazioni di architetti, scultori, decoratori e architetti paesaggisti, ha fornito all'Europa un modello di residenza reale ideale per oltre un secolo”.

 Fontana di Apollo


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