sabato 2 agosto 2025

"Sotto il vestito niente" torna in sala per il 40° anniversario

 di Silvia Sottile


Il giallo di Carlo Vanzina Sotto il vestito niente torna in sala dal 4 agosto, distribuito da Cat People, in occasione del 40° anniversario.

Liberamente tratto dall’omonimo best seller di Marco Parma (pseudonimo di Paolo Pietroni) e prodotto da Achille Manzotti, Sotto il vestito niente è il thriller simbolo della “Milano da bere”: un mondo di lusso, esagerazioni e apparenze di cui ci viene raccontato il doppio fondo attraverso uno sguardo tagliente e disilluso capace di fondere il giallo classico all’estetica di quegli anni, tessendo una tela luccicante attorno alla storia della scomparsa di una modella statunitense.

Con Sotto il vestito niente, Carlo Vanzina firma infatti uno dei suoi titoli più audaci, sospeso tra intrattenimento, critica sociale e sguardo voyeuristico, padrone della forma quando degli eccessi e dei turbamenti che intende raccontare.

Dallo stile dichiaratamente ispirato a Vestito per uccidere Omicidio a luci rosse di Brian De Palma e con le musiche inconfondibili di Pino Donaggio, il film rielabora infatti suggestioni hitchcockiane in chiave audace e pop, dando vita a un affresco emblematico dei suoi tempi, tra sfavillante esuberanza ed elementi scabrosi, in un quadrilatero di ossessione, seduzione, cronaca e cinefilia capace di smascherare ogni perbenismo, ieri come oggi.

L’inimitabile attenzione alla contemporaneità dei fratelli Vanzina – qui coadiuvati alla sceneggiatura da Franco Ferrini – ha infatti dato vita a un’opera capace di catturare e dipingere un momento ben preciso e, insieme, di immortalare, secondo i criteri del periodo, tematiche ancora oggi centrali: la rappresentazione del corpo, l’immagine come costruzione, la violenza dietro il possesso, l’edonismo e l’ostentazione.

Con un cast internazionale che include Renée Simonsen, Donald Pleasence, Carole Bouquet e Tom Schanley e girato tra Milano, il parco di Yellowstone e Lugano, il film mescola infatti atmosfere da fashion thriller e tensione da poliziesco, immergendo lo spettatore in una realtà patinata e crudele dove dietro le passerelle dell’alta moda si celano misteri, doppi giochi e omicidi in un perfetto mix tra cinema di genere e lettura di un’epoca.

 

SINOSSI

Nella Milano di metà Anni ‘80, nel cuore dell’alta moda, una giovane modella americana scompare misteriosamente. Suo fratello e un commissario di polizia iniziano a indagare sul patinato ambiente delle sfilate, scoprendo un scenario morboso fatto di gelosie e ambiguità senza confini etici né morali. Diretto da Carlo Vanzina e basato sul romanzo di Marco Parma. è uno sfavillante quanto spietato ritratto del mondo delle passerelle di quell’epoca.

 


Sotto il vestito niente è un crocevia di suggestioni, il risultato di un cinema che vuole e riesce a mescolare una moltitudine di elementi differenti, arrivando a tessere una tela di equilibri ancora oggi difficili da ottenere.

Da un lato, la pura voglia di mettere in scena e fare cinema nel senso più puro del termine: il giallo, con le sue meccaniche, la sospensione dell’incredulità, i suoi percorsi spettacolari, la necessità della sua inventiva, le citazioni, l’infatuazione per il singolo istante di crudeltà. Dall’altro la spinta osservatrice al contemporaneo che sarà la spina dorsale del cinema dei Vanzina per tutta la loro carriera insieme, nel bene e nel male.

Sotto il vestito niente riesce in quel che moltissimo cinema italiano, ormai decadente, di quegli anni, falliva: riuscire ad essere “anni ‘80” senza subirne le tendenze e i vizi, ma prendendole di petto ed elaborandole, con la nuova estetica di quegli anni, a sua volta sgorgante da un modo tutto nuovo di intendere le immagini e le apparenze, pericolosa quanto affascinante da rendere cinema.

Difatti, in Sotto il vestito niente, a conti fatti, di passerelle e atelier c’è ben poco. Così come non arrivano ad essere stucchevoli il kitsch e il camp che de determinato molte scelte. Come se i due elementi – costume e stile – si fondessero tra loro, Sotto il vestito niente è un film in grado prima di tutto di emanare e suggerire, rimanendo sempre dentro i ranghi del genere e senza rimanere succube dei nuovi standard.

Semplice film e documento – di un decennio, di una città, di uno stile di vita – e insieme spettacolo attualissimo. Un quadrilatero di ossessione, seduzione, cronaca e cinefilia in perfetto equilibrio tra loro, in cui l’edonismo, la sessualità (trattata nel modo più libero immaginabile) e il semplice gioco del thriller riescono a brillare di una luce che, più passa il tempo, più sembra unica e inimitabile.




Qui il trailer ufficiale:




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