giovedì 28 luglio 2016

“Il Piano di Maggie – A cosa servono gli uomini”: si può pianificare l’amore?



di Silvia Sottile



Per quanto a prima vista possa sembrare un film leggero, Il Piano di Maggie si rivela invece  molto carino, più che gradevole, a tratti addirittura brillante. Siamo di fronte a un divertente e alternativo sguardo sui rapporti sentimentali, quasi un’anti-commedia romantica, frizzante e innovativa, condita da dialoghi divertenti  e personaggi surreali, a tratti grotteschi e imbarazzanti ma in cui per assurdo ci si può facilmente riconoscere. Non è azzardato cogliere quel ritmo e quella freschezza tipici dei migliori film di Woody Allen.

Maggie (Greta Gerwig) è un’allegra e affidabile trentenne newyorkese che conduce una vita ben pianificata e organizzata ma non ha una vita sentimentale soddisfacente; decide però di volere un figlio, da sola, finchè non conosce John (Ethan Hawke), uno scrittore in crisi, di cui si innamora, ricambiata, tanto che l’uomo lascia per lei la moglie Georgette (Julianne Moore), donna affascinante e di successo. Ma ne viene fuori un inedito triangolo amoroso, con intrecci dai risvolti inaspettati. Infatti non tutto va secondo i piani, forse sarebbe meglio lasciare il destino indisturbato e, dopo una serie di imprevisti sentimentali, anche Maggie lo apprenderà in prima persona.

Il piano di Maggie è dunque una divertente analisi delle imprevedibili complessità dell’amore ai nostri giorni, un film che miscela amore e humour, in una storia sulla deliziosa mutevolezza della relazioni d’amore nel corso della vita, una moderna anti-commedia romantica.

Molto brava la Gerwig, Hawke all’altezza e indubbiamente sempre straordinaria Julianne Moore (vincitrice dell’Oscar per  Still Alice) in un personaggio  particolare, ricco di sfumature. La sua presenza scenica e la sua bravura alzano il livello e catalizzano l'attenzione.

New York è sempre la location ideale per questo genere di film, molti luoghi classici ormai sono facilmente riconoscibili e familiari per gli appassionati di cinema, come ad esempio la pista di pattinaggio, o la via residenziale già vista in Two weeks notice – Due settimane per innamorarsi e Lo stagista inaspettato ma sicuramente anche in altre innumerevoli occasioni. Bella poi a livello paesaggistico l’incursione in Canada, in mezzo alla neve.

Forse l’unico piccolo difetto, se proprio vogliamo trovarlo, è il finale tirato un po’ per le lunghe e qualche passaggio con poco mordente ma per il resto Il Piano di Maggie – A cosa servono gli uomini è un film davvero godibile, fresco, estivo, una commedia romantica al contempo divertente, ironica, delicata e realistica, nonostante alcune incursioni nell’assurdo.

La vivace regia è di Rebecca Miller, figlia del noto drammaturgo Arthur Miller e moglie di Daniel Day-Lewis.

Nelle nostre sale dal 30 giugno.

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