di Silvia Sottile
Per quanto a prima vista possa sembrare un film leggero, Il Piano di Maggie
si rivela invece molto carino, più
che gradevole, a tratti addirittura brillante. Siamo di fronte a un divertente
e alternativo sguardo sui rapporti sentimentali, quasi un’anti-commedia
romantica, frizzante e innovativa, condita da dialoghi divertenti e personaggi surreali, a tratti grotteschi e
imbarazzanti ma in cui per assurdo ci si può facilmente riconoscere. Non è azzardato cogliere quel ritmo e quella freschezza tipici dei migliori film di Woody Allen.
Maggie (Greta Gerwig) è un’allegra e affidabile trentenne
newyorkese che conduce una vita ben pianificata e organizzata ma non ha una
vita sentimentale soddisfacente; decide però di volere un figlio, da sola,
finchè non conosce John (Ethan Hawke), uno scrittore in crisi, di cui si
innamora, ricambiata, tanto che l’uomo lascia per lei la moglie Georgette
(Julianne Moore), donna affascinante e di successo. Ma ne viene fuori un
inedito triangolo amoroso, con intrecci dai risvolti inaspettati. Infatti non
tutto va secondo i piani, forse sarebbe meglio lasciare il destino indisturbato
e, dopo una serie di imprevisti sentimentali, anche Maggie lo apprenderà in
prima persona.
Il piano di Maggie
è dunque una divertente analisi delle imprevedibili complessità dell’amore ai
nostri giorni, un film che miscela amore e humour, in una storia sulla
deliziosa mutevolezza della relazioni d’amore nel corso della vita, una moderna
anti-commedia romantica.
Molto brava la Gerwig, Hawke all’altezza e indubbiamente
sempre straordinaria Julianne Moore (vincitrice dell’Oscar per Still Alice)
in un personaggio particolare, ricco di
sfumature. La sua presenza scenica e la sua bravura alzano il livello e catalizzano l'attenzione.
New York è sempre la location ideale per questo genere di
film, molti luoghi classici ormai sono facilmente riconoscibili e familiari per
gli appassionati di cinema, come ad esempio la pista di pattinaggio, o la via
residenziale già vista in Two weeks
notice – Due settimane per innamorarsi e Lo stagista inaspettato ma sicuramente anche in altre innumerevoli occasioni. Bella poi a livello paesaggistico l’incursione
in Canada, in mezzo alla neve.
Forse l’unico piccolo difetto, se proprio vogliamo trovarlo, è il
finale tirato un po’ per le lunghe e qualche passaggio con poco mordente ma per
il resto Il Piano di Maggie – A cosa
servono gli uomini è un film davvero godibile, fresco, estivo, una commedia
romantica al contempo divertente, ironica, delicata e realistica, nonostante
alcune incursioni nell’assurdo.
La vivace regia è di Rebecca Miller, figlia del noto drammaturgo Arthur Miller e moglie di Daniel Day-Lewis.
Nelle nostre sale dal 30 giugno.
La vivace regia è di Rebecca Miller, figlia del noto drammaturgo Arthur Miller e moglie di Daniel Day-Lewis.
Nelle nostre sale dal 30 giugno.
Nessun commento:
Posta un commento