di Silvia Sottile
Il mondo è un palcoscenico. Joker: Folie à Deux arriverà nelle sale italiane dal 2 ottobre, dopo la presentazione in Concorso alla 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Diretto sempre da Todd Phillips,
Joker: Folie à Deux è l’attesissimo sequel di Joker (2019),
vincitore del Leone d’Oro a Venezia, che ha incassato più di 1 miliardo di
dollari, affermandosi come il film vietato ai minori dal maggior incasso di
tutti i tempi.
Questo nuovo capitolo ha come protagonista ancora una
volta Joaquin Phoenix nel suo doppio ruolo (che gli è valso l’Oscar)
di Arthur Fleck / Joker, questa volta al fianco della vincitrice del Premio
Oscar Lady Gaga (A Star Is Born).
In Joker: Folie à Deux, Arthur Fleck è recluso
nel manicomio di Arkham in attesa di essere processato per i crimini commessi
come Joker. Mentre lotta con la sua doppia identità, Arthur non solo scopre il
vero amore, ma trova anche la musica che ha sempre avuto dentro di sé.
Nel cast anche i candidati all’Oscar Brendan
Gleeson (Gli spiriti dell’isola) e Catherine Keener (Scappa
– Get Out, Truman Capote – A sangue freddo), Steve Coogan e Zazie
Beetz.
Lady Gaga ha collaborato alla pellicola anche in
qualità di consulente musicale mentre la colonna sonora è sempre opera della compositrice
Hildur Guđnadóttir, che ha vinto l’Oscar per il suo lavoro nel primo film.
La musica è proprio l’elemento fondamentale di questo
sequel particolarmente divisivo e controverso. Si tratta infatti di un musical,
per quanto atipico.
Con un ribaltamento delle prospettive e una commistione
quasi inestricabile di generi, Todd Phillips realizza un’allucinazione musicale
intrisa di violenza che si regge sulle eccellenti performance dei suoi
protagonisti.
Una pellicola decisamente folle e complessa, di non
facile lettura a un primo impatto, che ha bisogno di essere metabolizzata. Forte
di una splendida e impeccabile messa in scena, Joker: Folie à Deux è il sequel che non ti aspetti, eppure legato
a doppio filo al suo predecessore. Egualmente disturbante, pur respirando un’atmosfera
totalmente diversa.
Un film non esente da
difetti, come ad esempio il ritmo lento e frammentario che complica
ulteriormente la visione aumentando a dismisura, e a tratti in maniera
gratuita, la confusione. Però va riconosciuto come Joker: Folie à Deux mostri
diversi aspetti interessanti, non solo i temi trattati – quali sdoppiamento
della personalità, malattia mentale, abusi su minori, drammatiche condizioni
dei manicomi e delle carceri – ma soprattutto per la feroce e lucida critica al
mondo dei media, evidenziando anche il culto del macabro e l’inno alla violenza
da parte delle masse.
In questo l’aula di
tribunale diventa un vero e proprio palcoscenico, con persino una sorta di
sfondamento della quarta parete.
Joker: Folie à Deux è un film folle, come emerge fin dal titolo, con
improvvise e splendenti esplosioni musicali nel mondo della fantasia. L’unico
luogo in cui potersi rifugiare, perché nella tragica realtà neanche l’amore ha
potere salvifico. Un’allucinazione musicale che stravolge le aspettative,
rovescia gli assiomi del primo film, tra sogni di speranza e precipizio ancora
più profondo. Con un finale davvero devastante.
Un film coraggioso, fuori
dagli schemi, che turba, magari lascia l’amaro in bocca, ma sicuramente spinge
a riflettere per elaborare ciò che si è appena visto e, cosa fondamentale, non
lascia assolutamente indifferenti.
C’era bisogno di questo
sequel? No. Merita comunque la visione? Decisamente sì. Anche solamente per le
straordinarie interpretazioni di Joaquin Phoenix e Lady Gaga.
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