sabato 20 ottobre 2018

RomaFF13 - Day 3

by redazione



La tredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma ha assegnato oggi, sabato 20 ottobre alle ore 18 presso la sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, il Premio alla Carriera Isabelle Huppert: il riconoscimento è stato consegnato da Toni Servillo. Amata in tutto il mondo per i suoi ruoli di grande complessità e profondità, per l’inquietudine e l’anticonformismo dei suoi personaggi, Isabelle Huppert ha collaborato, durante la sua carriera, con alcuni fra i più grandi cineasti europei e statunitensi, da Claude Chabrol a Jean-Luc Godard, da Maurice Pialat a Marco Ferreri, dai fratelli Taviani a Marco Bellocchio, da Michael Haneke a Andrzej Wajda, da Michael Cimino a David O. Russell. Premiata in tutto il mondo per le sue interpretazioni, Golden Globe 2017 per Elle di Paul Verhoeven, l’attrice parigina è stata inoltre protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico commentando una serie di clip selezionate fra le pellicole che hanno maggiormente segnato la sua vita da artista.


Alle ore 14.30, la Sala Sinopoli ha ospitato l’Incontro Ravvicinato con il premio Oscar® Michael Moore. Noto per aver saputo coniugare nelle sue opere un linguaggio schietto e sgombro di artifici, particolarmente adatto a descrivere le dinamiche politico-economiche che governano gli Stati Uniti, a una forte dose di ironia, Moore nel corso degli anni ha indagato su diversi temi ritenuti estremamente scomodi dall’establishment. Alla Festa del Cinema, il regista ha presenatato il suo nuovo film, Fahrenheit 11/9 (ore 19.30 Sala Sinopoli), uno sguardo provocatorio e sarcastico sull’epoca in cui viviamo. Dopo Fahrenheit 9/11, il vincitore della Palma d’Oro Michael Moore sposta la sua attenzione su un’altra significativa data, il 9 novembre 2016, giorno in cui Donald Trump è stato eletto 45esimo Presidente degli Stati Uniti. L’ultimo documentario di Michael Moore è un affresco liberale e anticonservatore che non prende di mira solo l’amministrazione degli Stati Uniti, ma anche le politiche dei Democratici e dei Repubblicani che hanno portato all’attuale situazione politica.

Il programma degli Incontri Ravvicinati ha visto protagonista anche il romanziere e saggista Jonathan Safran Foer che sarà sul palco della Sala Petrassi alle ore 16. Autore di bestseller venduti in tutto il mondo, Safran Foer ha investigato nelle memorie e nell’attualità della società contemporanea con “Ogni cosa è illuminata” e “Molto forte, incredibilmente vicino” (da cui sono stati tratti due film), ha approfondito questioni etiche e ambientali di straordinario rilievo nelle pagine di “Se niente importa”, e ha affrontato successivamente, con “Eccomi”, il tema della famiglia e dell’identità ai nostri giorni. Foer parlerà con il pubblico della sua opera approfondendo il rapporto fra letteratura e cinema.  

La Selezione Ufficiale ospiterà alle ore 22 (sala Sinopoli) la proiezione di The Old Man & the Gun di David Lowery, addio di Robert Redford alla carriera di attore: il film è ispirato alla storia vera di Forrest Tucker, un uomo che ha trascorso la sua vita tra rapine in banca ed evasioni dal carcere. Negli anni del suo crepuscolo, dalla sua temeraria fuga dalla prigione di San Quentin a settant’anni, fino a una scatenata serie di rapine senza precedenti, Forrest Tucker disorientò le autorità e impressionò il pubblico. Coinvolti in maniere diverse nella sua fuga, ci sono l’acuto e inflessibile investigatore John Hunt, che gli dà implacabilmente la caccia ma è allo stesso tempo affascinato dall’impegno non violento profuso da Forrest nel suo mestiere, e una donna, Jewel, che ama Forrest nonostante la professione che l’uomo si è scelto. La Festa del Cinema renderà omaggio a Robert Redford con uno speciale tributo video che precederà la proiezione e che ha mostrato al pubblico i momenti più emozionanti e le scene più significative della carriera dell’attore e regista, premiato dall’Academy nel 1981 per il film Gente Comune e, successivamente, nel 2002, con l'Oscar® alla Carriera.

Altri due i film in programma nella Selezione Ufficiale.
Light as Feathers di Rosanne Pel (ore 21.30, Teatro Studio Gianni Borgna Sala Siae) vede protagonista il quindicenne Eryk: la sua vita si svolge in un villaggio rurale di allevatori di oche in Polonia, con la madre, la nonna e la bisnonna. Suo padre è per lui un lontano ricordo. Con la madre manipolatrice e tirannica, mantiene invece un rapporto stretto e intimo. Eryk prova dei sentimenti per una dirimpettaia tredicenne, Klaudia. Nel corso degli anni, cerca di conquistare il suo cuore, ma Eryk non conosce la differenza tra amore e sopruso. La proiezione è stata preceduta da uno dei corti finalisti del concorso “Cuori al buio”.
Il film di animazione Funan di Denis Do (ore 22.30 Sala Petrassi) è ambientato a Phnom Penh nel 1975 quando la follia degli Khmer Rossi fa piombare la Cambogia nell’orrore: la popolazione viene deportata nei campi di prigionia e la protagonista Chou è costretta a confrontarsi con il dolore dell'impotenza. Quando il figlio di quattro anni le viene strappato di mano dalla folla in fuga, Chou vede il suo mondo cadere a pezzi. Tuttavia, non perde la speranza di salvare il figlio e di mantenere unita la famiglia malgrado i soprusi di un regime crudele.

Per la linea di programma “Tutti ne parlano”, la sala Petrassi ha ospitato alle ore 20 la proiezione di The Miseducation of Cameron Post di Desiree Akhavan. La vicenda è ambientata in una cittadina del Montana, nel 1993. Quando viene sorpresa a baciarsi con una ragazza durante il ballo della scuola, la giovane Cameron Post viene spedita in un centro religioso, God’s Promise, in cui una terapia di conversione dovrebbe “guarirla” dall’omosessualità. Insofferente alla disciplina e ai dubbi metodi del centro, Cameron stringe amicizia con altri ragazzi, finendo per creare una piccola e variopinta comunità capace di riaffermare con orgoglio la propria identità.

Fabio Rovazzi è stato protagonista di un Evento Speciale, alle ore 16 in Cinema Hall: classe 1994, autore di successi come “Andiamo a comandare”, “Tutto molto interessante” e “Volare”, Rovazzi ha presentato la versione lunga del video “Faccio quello che voglio” e ha conversato con il pubblico, commentando una selezione di clip dei film che lo hanno maggiormente influenzato e raccontando la sua recente esperienza come protagonista del film Il vegetale di Gennaro Nunziante.

Alle ore 12, al MAXXI, il film L’enfance nue, inserito nella retrospettiva dedicata a Maurice Pialat, è stato presentato al pubblico nell’ambito di uno speciale incontro, moderato da Mario Sesti, che ha visto protagonisti Sylvie Pialat, co-sceneggiatrice di diversi film del marito Maurice, il direttore della fotografia Luciano Tovoli (che ha lavorato con il maestro ne L'amante giovane), con i due critici cinematografici, Alain Bergala e Serge Toubiana. Palma d’oro a Cannes per Sotto il sole di Satana, Pialat ha firmato opere che sfuggono volontariamente alle etichette, ma che allo stesso tempo risultano sempre attraversate da temi e sentimenti di eccezionale tensione emotiva.

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