lunedì 16 gennaio 2017

Mini recensioni: "Il GGG - Il Grande Gigante Gentile" e "Hell or High Water"

di Silvia Sottile

IL GGG - IL GRANDE GIGANTE GENTILE


Il GGG - Il Grande Gigante Gentile è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo per ragazzi di Roald Dahl del 1982. Steven Spielberg (Oscar per Schindler's list e Salvate il soldato Ryan) è senza dubbio un maestro del cinema che ci ha regalato tantissimi capolavori spaziando tra generi diversi, l'ultimo dei quali è Il Ponte delle Spie (2015). Proprio con questo film è iniziata la proficua collaborazione con Mark Rylance (vincitore dell'Oscar 2016 come miglior attore non protagonista). E Rylance presta dunque le sue sembianze al Grande Gigante Gentile attraverso la tecnica della motion capture, mentre la giovane protagonista, Sophie, è interpretata dalla deliziosa Ruby Barnhill.

Si tratta di un ritorno al fantasy per il regista di E.T. l'extra-terrestre (1982) ma purtroppo siamo lontani da quella magia che ha segnato intere generazioni. Le scene più poetiche ed emozionanti sono quelle in cui il GGG mostra a Sophie il suo lavoro, ovvero quello di catturare i sogni per rendere felice e sereno il sonno di tutti i bambini. E naturalmente si rivela molto commovente il rapporto di profonda amicizia che si viene a creare tra Sophie e il Gigante. Divertentissime anche le scene che si svolgono a Buckingham Palace con la regina d'Inghilterra a cui la bambina, dato che vive a Londra, chiede aiuto insieme al GGG contro gli altri giganti che invece sono cattivi e vogliono mangiare tutti i bambini.

In conclusione, è un film gradevole e godibile se visto con gli occhi del cuore e della fantasia, a tratti ingenuo, a tratti poetico e toccante, adatto soprattutto ai bambini. Al cinema dal 30 dicembre.




HELL OR HIGH WATER 


Presentato al Festival di Cannes 2016 nella sezione Un certain regard e successivamente alla Festa del Cinema di Roma, Hell or High Water è un bellissimo western contemporaneo, che fa dei polverosi paesaggi del Texas un protagonista ad alto impatto visivo che cattura fin da subito la scena. Ottima sceneggiatura, cast impeccabile, la fotografia dai toni caldi e la colonna sonora minimalista completano magistralmente il lavoro.

Chris Pine e Ben Foster sono due fratelli che commettono una serie di rapine per salvare la fattoria di famiglia e sulle loro tracce si mette un esperto Texas Ranger (Jeff Bridges) come ultimo caso prima del pensionamento. Grazie a questo ruolo, interpretato con grande bravura, Bridges ha già ottenuto la candidatura al Golden Globe e ai Bafta come miglior attore non protagonista e crediamo abbia buone chance anche per l'Oscar.

Peccato che la distribuzione italiana l'abbia colpevolmente snobbato. Fortunatamente ci ha pensato Netflix a renderlo disponibile sulla sua piattaforma.


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