mercoledì 9 giugno 2021

#UnescoMovie 59 – Carioca (1933)

 di Diletta Nicastro


 

 

C’era un tempo in cui Rio de Janeiro non era così conosciuta, un tempo in cui non era la meta di vacanze di folklore musicale, un tempo in cui il Brasile non aveva ancora mai vinto un Mondiale di calcio. Poi avvenne che i due più grandi ballerini della storia di Hollywood, Fred Astaire e Ginger Rogers, presero parte ad un film musicale e tutto cambiò.

Il film in questione è Carioca (Flying down to Rio, 1933) e le scene girate realmente a Rio sono davvero poche (quasi tutto è stato ricostruito nei magnifici studios della RKO), ma da quel momento in poi Rio de Janeiro entrò nell’immaginario collettivo…

 


La trama del film è molto semplice, un veicolo per numeri musicali indimenticabili.

Roger Bond (Gene Raymond) e Fred Ayres (Fred Astaire) fanno parte di un’orchestra invitata a Rio de Janeiro per l’inaugurazione di un albergo. Durante il viaggio di andata Roger accompagna a Rio proprio la figlia del proprietario dell’albergo, la bellissima Belinha de Rezende (Dolores del Rio) e se ne innamora (ricambiata). Tuttavia Belinha è già promessa a Júlio Ribeiro, vecchio amico proprio di Roger.

Mentre il triangolo amoroso vive varie gag, l’orchestra al completo arriva a Rio e dà vita a numeri entrati nella storia del cinema al ritmo della Carioca (splendida la danza tra Fred Astaire e Ginger Rogers – qui al loro primo film insieme – da molti considerata una delle loro interpretazioni più belle).

Per salvare l’albergo, pressato da loschi figuri che con cavilli legali vogliono far saltare lo spettacolo dell’inaugurazione, Roger, con l’aiuto di Fred, organizza un numero incredibile realizzato con dei velivoli, che, partiti dalla spiaggia di Rio, faranno danzare le ragazze dell’orchestra, guidate da Honey Hale (Ginger Rogers), ancorate alle ali.

 


L’albergo in questione altri non è che il Belmond Copacabana Hotel, situato sulla Avenida Atlântica il lungomare più famoso di Rio de Janeiro. Inaugurato nel 1923 per celebrare il centenario dell’indipendenza brasiliana, l’albergo si trova nel cuore della proprietà unescana. Nel corso del film ci sono varie riprese fatte dalla seconda o dalla terza unità del film, in cui viene mostrato l’albergo, la spiaggia e la location mozzafiato.

L’interno è stato viceversa ricostruito negli studios.

Ma ormai l’immaginario collettivo aveva iniziato a sognare e da quel momento il Belmond Copocabana Hotel è diventato la meta delle star, da Tyrone Power a Henry Fonda, da Bing Crosby a Walt Disney.

 


Ma le bellezze di Rio sono state mostrate ancora di più durante lo show aereo sulle note di Flying down to Rio, realizzato con ovvi effetti speciali, opera del maestro Linwood G. Dunn, che ha permesso che le ballerine potessero essere legate in sicurezza su aeroplani fermi e fotografate sullo sfondo di Rio per dare l'illusione che fossero effettivamente in volo (nelle immagini di sfondo si può ammirare la spiaggia di Rio e tutto il paesaggio circostante compreso il monte Corcovado). Le miniature mostrate delle scene da lontano sono, invece, di Donald Jahraus,

L’idea di utilizzare dei velivoli per un numero musicale non stupisce quando si scopre che il produttore è Merian C. Cooper, uno dei membri fondatori del consiglio di amministrazione della defunta Pan Am, in cui lavorò per decenni, e pioniere nell’uso di aerei, militari e civili, nonché un innovatore cinematografico.

Nel film si possono ammirare il Fairchild FC-1 (aereo di Roger), il Douglas M-1 (usato nella sequenza trapezio), il Lockheed Vega (con i ballerini in piedi sulle ali) e il Buhl "Cucciolo di toro" (da dove balla Ginger Rogers)

 


Curiosità: nel bar del Belmond Copacabana Hotel è possibile ancora oggi assaggiare, tra i vari cocktail al martini anche Fred Astaire e Ginger Rogers, in onore ai due ballerini che hanno scritto la storia di questo posto…

 

La motivazione per cui Rio de Janeiro: paesaggi carioca tra la montagna e il mare è nel Patrimonio culturale dal 2012.

“Il sito è costituito da un ambiente urbano eccezionale che comprende gli elementi naturali chiave che hanno plasmato e ispirato lo sviluppo della città: dai punti più alti delle montagne del Parco Nazionale di Tijuca fino al mare. Includono anche i giardini botanici, istituiti nel 1808, il monte Corcovado con la sua celebre statua di Cristo e le colline intorno alla baia di Guanabara, compresi gli ampi paesaggi progettati lungo la baia di Copacabana che hanno contribuito alla cultura della vita all'aperto di questa spettacolare città. Rio de Janeiro è anche riconosciuta per l’ispirazione artistica che ha fornito a musicisti, paesaggisti e urbanisti”.

 




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