giovedì 20 giugno 2019

"Toy Story 4"

di Silvia Sottile



Woody e la banda di giocattoli più amati del grande schermo tornano con una nuova avventura nel film Disney•Pixar Toy Story 4, nelle sale italiane dal 26 giugno distribuito da The Walt Disney Company Italia.
 
Diretto da Josh Cooley e prodotto da Jonas Rivera e Mark Nielsen, Toy Story 4 vede Woody e Buzz alle prese con un viaggio in compagnia di vecchi amici, inaspettati ritorni e nuovi arrivi come Forky, una forchetta trasformata in giocattolo. Quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli in un viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata deviazione che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da tempo, Bo Peep. I due scopriranno che le loro rispettive vite come giocattoli sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno conto che questo è l’ultimo dei loro problemi.



“Come molti, anch’io pensavo che la storia si fosse conclusa con Toy Story 3 – La Grande Fuga”, afferma il regista Josh Cooley. “E in effetti in quel film si concludeva la storia di Woody con Andy. Ma, come accade nella vita di tutti i giorni, ogni fine è in realtà un nuovo inizio. La vita di Woody in una nuova cameretta con nuovi giocattoli e un nuovo bambino è qualcosa che non abbiamo mai visto prima. Ci siamo chiesti come sarebbe stato e da questa domanda ha cominciato a prendere vita una nuova storia che meritava di essere esplorata”.

Toy Story 4 si inserisce pienamente nelle tradizione Pixar e soddisfa ampiamente le attese, rivelandosi un film delizioso, commovente e divertente, adatto a grandi e bambini di tutte le età.

Abbiamo partecipato all’anteprima italiana di Toy Story 4, presenti le voci italiane del film (Angelo Maggi, Riccardo Cocciante, Massimo Dapporto, Rossella Brescia, Benji & Fede, Corrado Guzzanti, Luca Laurenti), ecco un nostro scatto sul red carpet.


(foto di Silvia Sottile)

Per noi italiani un pensiero particolarmente affettuoso va indubbiamente al compianto Fabrizio Frizzi, sostituito nel doppiaggio del personaggio di Woody da Angelo Maggi che commenta così la sua eredità: 

è stato un momento agrodolce, di emozione e di gioia ma anche di malinconia perché purtroppo è venuto a mancare Fabrizio, eravamo amici, e prendere suo posto è un’eredità pesante. Io, il lavoro che spero di aver fatto, e aver reso delle emozioni, l’ho fatto con tanta umiltà e nel ricordo di Fabrizio. Spero di non aver fatto troppi danni e spero che sia venuta una cosa che possa piacere. Lo dedico al mio amico Fabrizio Frizzi
 

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