venerdì 1 ottobre 2021

#UnescoMovie 61 – Caccia al ladro (1955)

 di Diletta Nicastro

 

Nel luglio 2021 sono entrati nel Patrimonio Unesco 33 nuove proprietà disseminate tra Europa, Asia, Africa e Sud America. Tra queste vi è Nizza, città di villeggiatura invernale sulla Costa Azzurra, in Francia. Molte sono le pellicole che qui sono state girate, ma la più celebre e spumeggiante è senza dubbio Caccia al ladro (To catch e thief, 1955) di Alfred Hitchcock, con Cary Grant (al suo ritorno sulle scene dopo due anni) e Grace Kelly (che veniva dai successi Il delitto perfetto e La finestra sul cortile).

Tutto ebbe inizio nel 1953 quando Alfred Hitchcock, che aveva appena iniziato le riprese de La finestra sul cortile, spedì lo sceneggiatore John Michael Hayes in Costa Azzurra per sviluppare il copione e cercare le location per le scene. Il cast non era ancora stato scritturato, ma Hitchcock gli disse di scriverlo avendo in mente Cary Grant (che aveva abbandonato Hollywood e non voleva tornare a recitare, ma Hitchcock riuscì ad essere molto convincente) e Grace Kelly (che in realtà ottenne il via libera della MGM di essere ‘prestata’ ad Hitchcock per la somma di 50.000 dollari sono un mese prima dell’inizio riprese).

 


 

Il film è girato tra Nizza, Cannes e Montecarlo, dal 28 maggio al 25 giugno 1954 mostrando la scintillante Costa Azzurra nel pieno della sua bellezza e del suo glamour (la prima scena in cui comprare Grace Kelly è in un costume da bagno giallo ed occhiali da sole sulla spiaggia privata del Carlton Hotel a Cannes).

Di Nizza sono state scelte 3 località, tutte e 3 all’interno del perimetro della proprietà Unesco.

 

Ma partiamo dai titoli di testa. Perché fin da allora il maestro del brivido vuole catapultare lo spettatore in Costa Azzurra e proprio a Nizza. Infatti sotto ai titoli che si susseguono lentamente vi sono dei manifesti realizzati in acquarello in cui si pubblicizza la Francia e il lungomare di Nizza.

Terminati i titoli di testa la telecamera ci mostra un portagioie aperto e vuoto e quindi una donna che urla e si affaccia alla finestra, mostrando la Promenade des Anglais, cuore della nuova proprietà Unesco.

 

                                                                           Promenade des Anglais

 Il secondo scorcio di Nizza è Avenue du Marechal Foch, dove si trova il quartier generale della polizia che indaga sui furti che stanno perversando in Costa Azzurra (solo gli esterni, perché gli interni sono stati girati negli studios).

 

                                                                     Avenue du Marechal Foch

 Infine, la terza e più famosa scena girata a Nizza è quella del Mercato dei Fiori, dove John Robie (Cary Grant) ha appuntamento con l’assicuratore H.H. Hughson (John Williams). Il mercato dei fiori è il celeberrimo Marché Aux Fleurs Cours Saleya, attivo da oltre un secolo e classificato dal Consiglio Nazionale delle Arti Culinarie tra i mercatini di eccezione in Francia.

Tuttavia Hitchcock, un po’ come era successo con il muro di Giulietta in Letters to Juliet (qui il nostro articolo), spostò il mercato in questione sulla meno angusta Boulevard Jean Jaurès, di più ampio respiro per la telecamera (e situata a solo un centinaio di metri di distanza).

 

                                                                                 Mercato dei fiori

Curiosità: fu proprio mentre Hitchcock si trovava in Francia per la post-sincronizzazione di Caccia al ladro che François Truffaut incontrò Alfred Hitchcock per un’intervista per i Cahiers du Cinéma. Quella conoscenza portò anni dopo alla pubblicazione di uno dei libri di cinema di maggior successo della storia: Hitchcock intervistato da Truffaut.

 

La motivazione per cui Nizza, località di villeggiatura invernale della Riviera è nel Patrimonio culturale dal 2021:

“La città mediterranea Nizza, vicino al confine italiano, testimonia l’evoluzione della località climatica invernale grazie al clima mite della città e alla posizione balneare ai piedi delle Alpi. Dalla metà del XVIII secolo Nizza attirò un numero crescente di famiglie aristocratiche e dell'alta borghesia, principalmente inglesi, che presero a trascorrervi i loro inverni. Nel 1832 Nizza, allora parte del Regno di Savoia-Piemonte-Sardegna, adottò un piano regolatore urbanistico con l’obiettivo di renderla attraente per gli stranieri. Poco dopo, il Camin degli Inglesi, un modesto sentiero largo 2 metri lungo la riva del mare, fu ampliato fino a diventare una prestigiosa passeggiata, conosciuta come Promenade des Anglais dopo che la città fu ceduta alla Francia nel 1860. Nel secolo successivo, un numero crescente di residenti invernali provenienti da altri paesi, in particolare dalla Russia, si è riversato in città guidando le successive fasi di sviluppo di nuove aree adiacenti all’antica città medievale. Le diverse influenze culturali dei residenti invernali e il desiderio di sfruttare al meglio le condizioni climatiche e paesaggistiche del luogo, hanno modellato l’urbanistica e gli stili architettonici eclettici di quelle zone, contribuendo alla fama della città come stazione invernale cosmopolita”.


 


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