martedì 12 marzo 2019

#UnescoMovie – Mogambo (1953)

di Diletta Nicastro




Lo scorso 5 marzo il direttore generale dell’Unesco Audrey Azoulay ha sottolineato la preoccupazione per i devastanti incendi che hanno distrutto più di 80.000 ettari di foresta del Parco Nazionale del Monte Kenya (circa la metà della zona inserita nel Patrimonio Naturale nel 1997). Sebbene il fuoco, grazie anche all’arrivo di provvidenziali piogge, sia stato ormai praticamente domato, i danni sono ingenti ed è stata già inviata una missione per definire nei dettagli, in coordinamento con le autorità keniote, le misure per mitigarne l’impatto.

Questa zona, già riserva della biosfera dell’Unesco dal 1978, è meta molto amata dei turisti, specialmente tra gli amanti della montagna e di una natura ancora intatta. Ma per avventurarsi in questa foresta è necessario farlo al fianco di guide esperte, perché il pericolo è dietro l’angolo con molti animali feroci che potrebbero sorprendere, specialmente di notte.

Tutto questo è rappresentato splendidamente in Mogambo (1953) di John Ford, con Clark Gable, Ava Gardner e l’allora ancora semisconosciuta Grace Kelly (al suo terzo film), dove Gable interpreta proprio una guida di safari in queste terre selvagge (oltre che un cacciatore di animali selvatici per studiarli e venderli ai circhi o rimetterli in libertà). Sia Ava Gardner che Grace Kelly ottennero una nomination agli oscar per le loro interpretazioni.



Girato interamente in Africa, il film ha alcune scene riprese proprio in un Kenya all’epoca tormentato dalla rivolta dei Mau-Mau (che si protrasse fino al 1956). La situazione era talmente delicata che l’MGM ingaggiò 30 poliziotti armati per proteggere il cast artistico e tecnico, nell’eventualità di un attacco. E a tutti quelli coinvolti fu messa a disposizione una pistola per potersi, all’occorrenza, difendere.

Remake de Lo schiaffo (1932), che aveva sempre Gable come protagonista, il film può vantare rispetto all’originale proprio il fatto di essere stato girato in location. “Sul vecchio Lo schiaffo, Mogambo ha parecchi vantaggi (…) tra cui le riprese d’esterno, dotate di un certo respiro, di un certo equilibrio cromatico dovuto al Technicolor, e di uno sporadico sapore della ripresa”, scrive Giulio Cesare Castello in Cinema nel 1954.

Fa eco Silver Screening che scrive: “Questo film non sarebbe mai stato così coinvolgente se non fosse stato girato in location. Né sarebbe stato bello neppure la meta senza la performance di Ava Gardner”.

La stessa Grace Kelly dichiarerà in seguito in un’intervista che “se Mogambo fosse stato girato in Arizona, non vi avrei mai partecipato”.



Le riprese in esterno, in effetti, sono davvero mozzafiato ed alternano immagini documentaristiche sulla flora e la fauna del luogo, a scene girate in loco con tre tra le stelle più amate degli Anni Cinquanta. Oltre a location nel parco nazionale del Monte Kenya, inoltre, sono ben distinguibili (durante il safari) anche scene riprese nel Serengeti National Park in Tanzania, anch’esso inserito nel patrimonio Naturale dell’Unesco dal 1981.

Curiosità: il nome Mogambo indica un luogo fittizio dell’Africa, scelto perché aveva un suono che richiamava il Continente Nero e questo ha dato maggior possibilità di spostarsi a Ford nel scegliere le location ideali. Per rendere, inoltre, ancora più reale il personaggio di Gable, fu ingaggiato Bunny Hunter, all’epoca uno dei cacciatori bianchi più noti in Africa, per insegnare all’attore come tenere il fucile e sparare.


La motivazione per cui il Parco Nazionale del Monte Kenya è stato inserito nel Patrimonio Naturale nel 1997:

“Con i suoi 5.199 metri, il Monte Kenya è la seconda vetta più alta in Africa. Si tratta di un antico vulcano estinto, che durante il suo periodo di attività (3.1-2.6 milioni di anni fa) si pensa abbia raggiunto i 6.500 m. Ci sono 12 rimanenti ghiacciai sulla montagna, tutti in rapido allontanamento, e quattro cime secondarie che si trovano alla testa delle valli glaciali a forma di U. Con le sue aspre cime ghiacciate e le pendici medio boscose, il Monte Kenya è uno dei paesaggi più impressionanti dell'Africa orientale. L’evoluzione e l’ecologia della sua flora afro-alpina forniscono un eccezionale esempio di processi ecologici e biologici. Attraverso la Lewa Wildlife Conservancy e la Ngare Ndare Forest Reserve, la proprietà incorpora anche colline pedemontane e aride habitat di alta biodiversità, situate nella zona di transizione ecologica tra l’ecosistema di montagna e le praterie semi-aride della savana. L’area si trova anche all’interno della tradizionale rotta migratoria della popolazione di elefanti africani.”.


La motivazione per cui il Parco Nazionale di Serengeti è entrato nel Patrimonio Naturale nel 1981:
“Le vaste pianure del Serengeti comprendono 1,5 milioni di ettari di savana. La migrazione annuale a pozze d’acqua permanenti di vaste mandrie di erbivori (gnu, gazzelle e zebre), seguita dai loro predatori, è uno degli eventi naturali più impressionanti al mondo”.



*Questo articolo è dedicato alla memoria di Luke Perry. Chi scrive ha cercato per una settimana informazioni su tutti i film girati dall’indimenticabile Dylan McKay di Beverly Hills 90210, ma nonostante aver scritto decine di email ed aver vagato per tutto il web, non è riuscita a recuperare informazioni per inserire una sua pellicola in questa rubrica. Si dovrebbe fare una petizione per far entrare le spiagge di Los Angeles nel Patrimonio Unesco… RIP LukePerry.




2 commenti:

  1. BELLISSIMO articolo Diletta corredato di belle immagini!
    Non sono mai stata in Kenya, ma studiando per il mio prossimo lavoro di consulente viaggi, ho scoperto tante cose interessanti, che ignoravo completamente su questa parte di Paradiso terrestre, ottimo anche il tuo contributo con le info su 2 parchi naturali !!
    Il film l'ho visto tantissime volte, perchè a me e mia madre piace tanto Gable...quindi articolo apprezzatissimo davvero !
    Mi unisco a te per un saluto a Luke Perry, che ci ha lasciati troppo presto...che possa riposare in pace e godere di una vita migliore...

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    Risposte
    1. Grazie Tiziana! Anche mia mamma ama moltissimo Clark Gable e me lo ha fatto conoscere fin da quando ero piccola! Sono film intramontabili e assolutamente irripetibili <3
      Ho rivisto questo film per poter scrivere l'articolo e l'ho apprezzato ancora di più <3

      In bocca al lupo per il tuo bellissimo prossimo lavoro. M&L ti sostengono e ti appoggiano. E se vorrai ideare degli itinerari Unesco sarebbe fantastico. Anzi... #mozzafiato <3 <3 <3

      Per Luke Perry... non ci sono parole. Un pezzo della nostra adolescenza che se ne va...

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