Lo scorso 8 marzo è stata diffusa da Travel Wires la notizia che il Great
Smoky Mountains National Park, il sito Unesco più “incustodito” (unattended nel
testo), è il Parco Nazionale Americano più visitato nel 2018 con quasi 11
milioni e mezzo di visitatori (stime del National Park Service), doppiando
quasi il secondo parco nazionale più visitato, il Gran Canyon National Park, e
bissando il successo del 2017.
Denominato Smoky per la nebbia che al mattino
circonda le vette e le valli, il parco conta quasi tante specie naturali di
alberi quante l’intera Europa (!) e la sua natura incontaminata è ancora oggi
come lo era prima dell’avvento della civilizzazione.
Luogo splendido per i turisti a caccia di un tuffo
nella vita selvaggia, ma probabilmente di difficile accoglienza per le troupe
cinematografiche o televisive. Ed infatti non sono molti i film che qui sono
stati girati, nonostante abbia dalla sua il vantaggio di essere sul terreno
statunitense. Tra questi spicca il disneyano Le avventure di Davy Crockett, nato originalmente come sceneggiato
televisivo in tre parti andato in onda nel 1954 sulla ABC (in bianco e nero) e
poi montato come film proiettato al cinema (a colori). Il successo fu enorme,
tanto che al cinema guadagnò più di un milione di dollari (che è pazzesco considerando
lo straordinario share che aveva già ottenuto in tv) e che portò la Disney
l’anno seguente a girarne un prequel, Davy
Crockett e i pirati del fiume (un seguito era impossibile, visto la morte
del protagonista ad Alamo al termine del film).
Uno dei motivi principali per cui il film fu girato
qui è perché qui si svolsero davvero le prime gesta di Davy Crockett, nato
nella Contea di Greene, nello Stato del Tennessee, nel 1746 e morto appunto ad
Alamo il 6 marzo 1836. Egli, infatti, nel settembre 1813 raggiunse l’esercito
del generale Andrew Jackson per combattere come esploratore nella campagna
contro gli indiani Creek e capace di raggiungere uno storico trattato di pace
che regolò la zona da lui così ben conosciuta (il Parco stesso ha mille attrattive
legate all’eroe americano, compreso un campo da mini golf e un whisky
dedicato).
Interpretato dal cantante-attore Fess Parker (che
intonò anche il main theme del film),
il Davy Crockett disneyano è stato abbastanza fedele alla realtà dei fatti, con
un’attentissima cura ai particolari (i credits del film ringraziano i rangers del parco e della foresta per la
collaborazione avuta nel girare il film).
Il park ranger
Brad Free, che ha lavorato per sette anni al Great Smoky Mountains National
Parks, racconta in un articolo pubblicato su Go Knoxville che “quasi tutto
il primo episodio di Davy Crockett e parte del secondo sono stati girati al
Mountain Farm Museum, creata nel 1953, con la collocazioni di strutture
originali per ricreare una tipica farm di montagna. Essa include una cabin,
staccionate, un pollaio, una cantina per la carne e molte altre strutture. Vi
sono inoltre alcune scene di montagna girate nel parco, vicino al Clingmans
Dome. Wikipedia ed altri siti internet, viceversa, citano erroneamente che le
riprese sono state effettuate a Gatlingburg all’entrata del parco, perché
questo è l’indirizzo che viene dato da Internet Movie Database”.
Di certo in molti ancora oggi visitano il parco per
ritrovare i luoghi in cui Davy Crockett combatté contro gli indiani (ed a volte
sottolineano anche l’errore legato a Gatlingburg). Tra i posti che gli utenti
più richiamano alla memoria, anche se non accreditate con certezza (ma
ricordiamo che si tratta di un film degli Anni Cinquanta e le informazioni sono
frammentarie al riguardo), vi sono le cascate The Sinks (e a vedere le foto è difficile obiettare che il film non
sia stato girato qui, in effetti).
Curiosità: Durante le riprese della serie tv Walt
Disney soggiornò al Cottage 2 del Buckhorn Inn e trovò così deliziosa la sua
permanenza da inviare ogni anno fino alla morte (avvenuta nel 1966) dei regali
di Natale ai figli dei padroni del resort.
firma di Walt Disney - credits www.buckhorninn.com
La motivazione per cui il Great Smoky Mountains
National Park è stato inserito nel Patrimonio Naturale nel 1983:
“Con
uno sviluppo di oltre 200.000 ettari, questo parco eccezionalmente bello ospita
oltre 3.500 specie di piante, tra cui quasi altrettante specie di alberi (130)
che l’Europa intera. Ci sono anche molte specie animali in via di estinzione,
tra cui quella che è probabilmente la più grande varietà di salamandre al
mondo. Poiché il parco è relativamente incontaminato, dà un’idea di flora
temperata prima dell’influenza dell’umanità.”.
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