di Valerio Brandi
La A24 torna a combattere! Dopo The Warrior: The Iron Claw (qui la nostra recensione) l’apprezzata casa di produzione è tornata a credere in questo genere cinematografico, e di nuovo con una storia assolutamente vera.
Stavolta non parliamo di Wrestling americano ma di MMA
(arti marziali miste), con protagonista Mark Kerr, una leggenda
vivente che è considerato da molti come uno dei pionieri di questo sport
da combattimento.
Il film biografico The Smashing Machine,
scritto, diretto e montato da Benny Safdie (che è anche uno dei
produttori della pellicola) racconta la parte più difficile della carriera di
Mark Kerr (Dwayne Johnson), iniziata con la sconfitta contro Ihor Vovčančyn (Oleksandr
Usyk).
Una cosa che gli fa davvero cadere il cielo sulla
testa, perché Kerr non aveva mai perso un incontro prima d’ora. Il
lottatore che sembrava imbattibile cambia dunque radicalmente. Cade in
depressione e comincia ad abusare sempre più di medicinali ed
oppiacei, tanto da finire in overdose e riabilitazione. Tutto questo non sarà
un problema soltanto per la sua carriera da lottatore ma anche dal punto
di vista sentimentale. Infatti da quella sconfitta
con Vovčančyn anche il rapporto con la moglie Dawn Staples
(Emily Blunt) si deteriorerà. Riuscirà Mark Kerr a rialzarsi e tornare ad
essere il campione e il grande uomo di un tempo?
Un film ricco di verità. Oltre al fatto che parliamo
appunto di una storia realmente accaduta, Benny Safdie ha cercato di
renderlo il più realistico possibile, a partire dalla scelta del cast. Bas
Rutten, un tempo anche lui grande lottatore di arti marziali miste, interpreta
proprio sé stesso in The Smashing Machine. Gli
altri interpretano invece un ruolo, ma senza controfigure, perché sono
tutti dei veri lottatori.
Partiamo naturalmente dal protagonista. Milioni di persone nel mondo usano il nome ‘The Rock’ per riferirsi a Dwayne Johnson, perché questo ring name lo ha reso uno dei lottatori di Wrestling più famosi e amati della sua generazione. Inoltre il temibile Luke Hobbs di Fast & Furious, in questi anni si è sempre mantenuto bene, così non c’è voluta alcuna CGI per ringiovanirlo. Un po’ di trucco ed eccolo “tornare” proprio a quegli anni: il colorito e il taglio di capelli di questo Mark Kerr cinematografico ricordano molto quello di The Rock a WrestleMania 17 (evento del 2001).
Abbiamo già nominato Oleksandr Usyk: nella vita vera è un pugile ucraino in attività, mentre Ryan Bader (coprotagonista di questo storia, dato che interpreta Mark Coleman), Satoshi Ishii (Enson Inoue), James Moontasri (Akira Shoji), Cyborg Abreu (Fábio Gurgel), Andre Tricoteux (Paul Varelans), Marcus Aurélio (Mestre Hulk) sono o sono stati in passato dei lottatori professionisti.
L’autenticità è importante ma conta molto di più saperla mettere in scena: non è stato un problema per il regista e il suo cast artistico. The Smashing Machine è un film molto intenso, utile per tutte le persone che hanno subito dei veri colpi nella vita e che stanno provando in tutti i modi a rialzarsi e cambiare in meglio.
Non andate via durante i titoli di coda perché dopo la
scena finale, in cui vediamo protagonista il vero Mark Kerr, oltre alla colonna
sonora di Nala Sinephro, potrete osservare numerose e interessanti
immagini di repertorio.
Dopo essere stato presentato in anteprima all'82ª
Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (dove Safdie
è stato premiato con il Leone d'Argento
per la Migliore Regia), The Smashing Machine
è già arrivato in sala negli Stati Uniti lo scorso 3 ottobre grazie alla
A24. In Italia sarà al cinema dal 19 novembre, distribuito da I Wonder
Pictures.
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