di Silvia Sottile
Benoit Blanc (Daniel Craig) torna per risolvere il
caso più pericoloso di sempre nel terzo e più cupo capitolo della saga tinta di
giallo di Rian Johnson.
Wake Up Dead Man - Knives Out è disponibile su Netflix dal 12 dicembre, dopo un breve passaggio in sala in cinema selezionati.
Il cast stellare, oltre a Daniel Craig, comprende Josh
O'Connor, Glenn Close, Josh Brolin, Mila Kunis, Jeremy Renner, Kerry
Washington, Andrew Scott, Cailee Spaeny, Daryl McCormack e Thomas Haden Church.
Il detective Benoit Blanc fa squadra con un giovane
prete zelante per indagare su un crimine perfettamente impossibile nella chiesa
di una piccola città dal passato oscuro.
Come dicevamo, Wake Up Dead Man è il capitolo più cupo della saga mystery di Knives
Out. E anche il più affascinante, sia per lo scenario che per le
riflessioni che emergono nel corso dell’indagine. Dopo il mezzo passo falso di Glass
Onion (2022), Rian Johnson torna ai fasti del capostipite Cena
con delitto (2019), grazie a un intreccio avvincente e all’ambientazione
in una piccola e oscura chiesa di provincia, supportato da un cast di altissimo
livello.
Il fascino di questo film risiede soprattutto nella
soluzione apparentemente impossibile di un tipico ‘delitto della camera
chiusa’, con tanto di dissertazione e citazione di un classico della narrativa
gialla, ovvero Le tre bare di John Dickson Carr. Perché non è
importante soltanto scoprire chi, quanto il perché e il come. E ovviamente
il modo in cui ci si arriva, ricco di brillanti colpi di scena. Se l'arguto intreccio funziona
alla perfezione, il merito è principalmente dell'ottima scrittura.
Molto interessante e decisamente azzeccata si rivela inoltre la scelta di far entrare in azione il mitico Benoit Blanc (un impeccabile Daniel Craig in grande spolvero, con un'incredibile presenza scenica, in un ruolo che ama particolarmente e che interpreta con divertita ironia) solamente nel secondo atto, lasciando tutta la prima ora sulle spalle di un monumentale Josh O'Connor, praticamente il vero protagonista, nei panni del tormentato padre Jud Duplenticy. Naturalmente, tra gli altri, svetta la straordinaria interpretazione di Glenn Close, un mostro sacro della recitazione.
L’ambientazione gotica, col
fascino cupo di una piccola chiesa che si porta dietro misteri oscuri dal
passato, oltre ai luttuosi avvenimenti del presente, spinge anche a un’interessante
e profonda riflessione sulla Fede e sulla natura umana, indubbiamente un enorme valore
aggiunto a questo appassionante giallo.




Nessun commento:
Posta un commento